1. Si parla spesso di una certa “unicità” di Firenze, ma le soluzioni per la mobilità sostenibile sono ben rodate e adattabili al nostro contesto: quali città “modello” per la mobilità possono essere un riferimento per Firenze?

Crediamo che non esista un unico modello di riferimento. Infatti, su tutta una serie di temi legati alla mobilità ciclabile, andrebbe preso spunto dagli esempi virtuosi di diverse città.
Ad esempio Pesaro, prima città italiana a ospitare e completare la bicipolitana. Un altro esempio virtuoso potrebbe essere Bologna con i suoi sensi unici "eccetto bici" ma soprattutto per l'ottima campagna di sensibilizzazione, nonché culturale all'uso della bici e alla condivisione della strada. Infine, ma non ultima, Milano con la sua sperimentazione di zone30 e il progetto "TrentaMi".  

2. Pianificazione, promozione ed educazione: quali misure pensa possano incoraggiare le persone ad usare la  bici per spostamenti quotidiani di scala urbana? Conosce il nostro progetto della Bicipolitana?

Come Consigliere di Quartiere 5 nella scorsa consiliatura ho seguito la progettazione e la "messa a terra" del tratto di Bicipolitana in direzione Prato su Via Perfetti Ricasoli e anche le modifiche alla viabilità per effettuarla.
AVS è assolutamente favorevole al completamento della bicipolitana in un'ottica di sviluppo della mobilità sostenibile nell'area metropolitana.
Crediamo che alcune misure possano contribuire al maggiore utilizzo della bicicletta, a partire dalle iniziate già in via sperimentale come "Pedala, Firenze ti premia", proseguendo con l'ampliamento del numero di bici sulle tramvie e soprattutto interloquire con i sempre più presenti "mobility manager" delle aziende per creare sinergie al fine di sviluppare una mobilità sempre più sostenibile.

3. Da anni FIAB Firenze Ciclabile chiede l’istituzione di un “ufficio bici” interno all’amministrazione comunale. Se concorda, quale ruolo gli darebbe e quali dovrebbero essere le sue funzioni?

Crediamo che l'istituzione dell'ufficio bici oltre ad avere una funzione principale di interlocuzione diretta con le associazioni come la vostra, possa svolgere anche l'importante funzione di canalizzatore per una grande campagna di sensibilizzazione all'uso della bicicletta - come il modo più veloce per muoversi in città - e di cultura alla condivisione della strada oltre che di educazione stradale.  

4. Pensa che sia utile utilizzare in maniera estensiva strumenti come il senso unico eccetto bici, la colorazione degli attraversamenti ciclabili, le case avanzate e le strade scolastiche?

Il codice della strada è chiaro sul fatto che gli attraversamenti ciclabili debbano avere una colorazione. A Firenze mancano e vanno assolutamente adeguate a quella che è, appunto, una prescrizione di legge. Siamo assolutamente favorevoli alle case avanzate  in quanto fondamentali per separare i tempi semaforici, mettere in sicurezza i ciclisti e dare anche meno "fastidio" alle autovetture.
Assolutamente favorevoli anche alle strade scolastiche. Nella scorsa consiliatura chiesi che lo diventasse, anche in forma sperimentale, via IX Febbraio, dove è situata la scuola elementare Cesare Battisti che per caratteristiche di traffico e di conformazione urbanistica ben si presta ad essere una strada scolastica.
Favorevoli, infine, ai sensi unici "eccetto bici" (Firenze non ha nessuna strada con tale caratteristica) ovviamente in strade che per conformazione e volumi di traffico siano compatibili assurgendo come valore assoluta la sicurezza stradale.

5. Servizio di bike-sharing: ritiene che debba essere ridimensionato, ampliato, migliorato?

Il servizio di bike sharing crediamo che vada assolutamente confermato e se possibile ampliato in quanto si sta dimostrando un ottimo mezzo di intermodalità. A nostro avviso vanno però posti due correttivi principali al servizio odierno : 1- una maggiore accessibilità economica in quanto ancora oggi è un servizio che ha costi alti per gli utenti. 2- Creare maggiori zone di sosta per due ragioni :a) evitare che vengano lasciate su marciapiedi e che possano quindi ostacolare la carrabilità, ad esempio, delle persone con disabilità motorie; b) impedire o comunque limitare utilizzo delle rastrelliere che dovrebbero essere riservate in maniera pressoché esclusiva alle bici private di residenti e non.

6. L’8 e 9 giugno si voterà nei fatti anche la guida della Città Metropolitana: secondo lei, quale dovrà essere il ruolo di questo ente nello sviluppo della mobilità attiva?

Molte delle risposte precedenti contegono una visione metropolitana. Tutta la mobilità, inclusa quella dolce, deve per forza essere di respiro metropolitano.
Uno sviluppo capillare e importante delle infrastrutture (come la Bicipolitana) può seriamente incidere culturalmente sull'utilizzo della bicicletta che può diventare un mezzo anche per i lavoratori che si muovono all'interno della città metropolitana. 

FIAB Firenze Ciclabile

  • Sede legale: c/o Circolo ARCI Lavoratori Porta al Prato, via delle Porte Nuove 33; 50144 Firenze FI

  • Email: Clicca qui per scriverci

  • Codice fiscale: 94122650487

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