1. Si parla spesso di una certa “unicità” di Firenze, ma le soluzioni per la mobilità sostenibile sono ben rodate e adattabili al nostro contesto: quali città “modello” per la mobilità possono essere un riferimento per Firenze?
L'esempio di città a cui ispirarsi per la ciclabilità è Valencia: la città dispone oggi di 200 km di piste ciclabili ed ha conosciuto una crescita impetuosa, da questo punto di vista, negli ultimi anni: erano 150 i chilometri di piste ciclabili solo nel 2019.
2. Pianificazione, promozione ed educazione: quali misure pensa possano incoraggiare le persone ad usare la bici per spostamenti quotidiani di scala urbana? Conosce il nostro progetto della Bicipolitana?
Il progetto di Bicipolitana mi è ben noto; così come mi è noto che il Comune di Firenze sta procedendo a realizzarla ad un buon ritmo di avanzamento.
3. Da anni FIAB Firenze Ciclabile chiede l’istituzione di un “ufficio bici” interno all’amministrazione comunale. Se concorda, quale ruolo gli darebbe e quali dovrebbero essere le sue funzioni?
Come funzionario della Direzione Infrastrutture di viabilità e mobilità, ho presente il tema. Ad oggi all'interno della struttura comunale esiste un ufficio che progetta le piste ciclabili, segue la fase di realizzazione, da tutti i punti di vista e, successivamente, ne monitora lo stato di manutenzione. Manca un ufficio che possa fare da fulcro sui progetti relativi alla ciclabilità e ne possa, in maniera strutturale e programmata, promuovere la cultura. In Comune sono molti i progetti a sostegno della ciclabilità (da ultimo PIN bike, che premia l'utilizzo della bicicletta) e, più in generale, della mobilità sostenibile. Quelli relativi alla ciclabilità nello specifico potrebbero trovare un migliore coordinamento se incardinati dentro un ufficio ad hoc.
4. Pensa che sia utile utilizzare in maniera estensiva strumenti come il senso unico eccetto bici, la colorazione degli attraversamenti ciclabili, le case avanzate e le strade scolastiche?
Le strade scolastiche e la colorazione degli attraversamenti ciclabili sono senz'altro strumenti utili per lo sviluppo dell'uso della bicicletta in sicurezza; lo sono anche le case avanzate, che ad oggi sono in Italia, a mia conoscenza, esistenti solo sulla carta, introdotte nel Codice della strada grazie al governo Conte 2. Sul senso unico, che esiste all'estero ma non in Italia ci sono diverse resistenze. Credo che potrebbe essere introdotto progressivamente e di pari passo all'avanzare della "città 30".
5. Servizio di bike-sharing: ritiene che debba essere ridimensionato, ampliato, migliorato?
Il servizio di bike sharing deve essere migliorato su due aspetti in particolare: i costi, soprattutto delle e-bike, e la gestione da parte del concessionario. Il servizio di assistenza clienti è carente, così come la gestione delle biciclette in città. Il free floating ben funziona se supportato da un costante monitoraggio sulla flotta.
6. L’8 e 9 giugno si voterà nei fatti anche la guida della Città Metropolitana: secondo lei, quale dovrà essere il ruolo di questo ente nello sviluppo della mobilità attiva?
Credo che Firenze dovrebbe estendere quanto più possibile la rete delle piste ciclabili che la collegano ai principali centri cittadini del territorio metropolitano e oltre, come fatto nel caso della Ciclovia Firenze-Prato.