1.    Si parla spesso di una certa “unicità” di Firenze, ma le soluzioni per la mobilità sostenibile sono ben rodate e adattabili al nostro contesto: quali città “modello” per la mobilità possono essere un riferimento per Firenze?

Mi ha colpito, avendola visitata, Copenaghen. Ci sono però molte città in Europa che potrebbero servire a Firenze come modelli. La nuova Giunta dovrebbe valutare uno studio delle buone pratiche già in uso.

2.    Pianificazione, promozione ed educazione: quali misure pensa possano incoraggiare le persone ad usare la  bici per spostamenti quotidiani di scala urbana? Conosce il nostro progetto della Bicipolitana?

Da ciclista timorosa che però vorrebbe poter usare di più la bicicletta per i suoi spostamenti in città (vivo in una prima periferia e lavoro in centro), penso che ci sia bisogno di quattro cose:

1)     Piste ciclabili realmente sicure, separate in maniera evidente dai pedoni e dalle auto, con particolare attenzione alle zone più complicate: incroci, uscite delle scuole, ecc…
2)     Una maggiore educazione all’uso delle piste ciclabili, rivolta non solo ai ciclisti ma anche ai pedoni e agli automobilisti. Ogni soggetto in movimento deve sapere dove stare, come usare lo spazio che gli è dedicato e come incrociare senza pericolo gli spazi dedicati ad altri mezzi. I pedoni che stanno sulle piste ciclabili perché son più comode sono pericolosi, così come le auto che incrociano le ciclabili nei punti di svolta.
3)     Luoghi sicuri dove poter lasciare la bicicletta con la certezza di ritrovarla! Firenze dovrebbe fare uno sforzo di progettazione di parcheggi sicuri, a tutela in particolare degli utenti più affezionati alla bicicletta, specialmente quelli che, o per piacere o per necessità, hanno investito in mezzi costosi (bici elettriche!).
4)     Una rete di piste ciclabili capillare e con meno interruzioni possibili. in questo senso, condivido la proposta di una bicipolitana, pur consapevole dei ridotti spazi che in alcune zone offre questa città. La ciclizzazione di Firenze passa, a mio avviso, da un dialogo trasparente con i non ciclisti, che devono accettare, senza viverla come una vessazione, la riduzione della viabilità per auto.

3.    Da anni FIAB Firenze Ciclabile chiede l’istituzione di un “ufficio bici” interno all’amministrazione comunale. Se concorda, quale ruolo gli darebbe e quali dovrebbero essere le sue funzioni?

Il primo compito dell’assessore alla mobilità a Firenze dovrebbe essere quello di favorire l’uso del trasporto pubblico e della bicicletta, riducendo quanto più possibile il ricorso alle auto e ai motorini. Di conseguenza, credo che favorire un cambio nelle abitudini dei fiorentini e incentivare l’uso delle bici (e, perché no, anche della pedonalità!) dovrebbe essere responsabilità dell’assessorato e di tutti i suoi uffici, non di un ufficio specifico che rischierebbe di marginalizzare l’argomento e sfavorirne l’integrazione con le altre politiche.

4.    Pensa che sia utile utilizzare in maniera estensiva strumenti come il senso unico eccetto bici, la colorazione degli attraversamenti ciclabili, le case avanzate e le strade scolastiche?

Ritengo, come già detto, valida qualsiasi soluzione che possa aiutare a navigare con più sicurezza fra auto e pedoni, specialmente per i ciclisti con meno esperienza; in particolare nelle situazioni ad alta criticità (incroci, strade ad alto scorrimento, zone con alta densità pedonale).

5.    Servizio di bike-sharing: ritiene che debba essere ridimensionato, ampliato, migliorato?

Ritengo il servizio utile in situazioni di occasionalità, ma credo che dovrebbe essere gestito con più cura, ad esempio con strumenti che incentivino gli utenti a rispettare la città e che scoraggino l'abbandono disordinato delle bici. Sono però convinta che siano prioritari gli interventi a favore dell'uso della bici per spostamenti quotidiani e intensi, non per quelli occasionali. Firenze dovrebbe diventare una città in cui essere proprietari di una bici e utilizzarla abitualmente sia la norma, non l'eccezionalità.

6.    L’8 e 9 giugno si voterà nei fatti anche la guida della Città Metropolitana: secondo lei, quale dovrà essere il ruolo di questo ente nello sviluppo della mobilità attiva?

La città metropolitana è un sistema esteso e qualsiasi intervento inerente la mobilità dovrebbe coinvolgere anche i territori limitrofi. Il Sindaco di Firenze dovrebbe ricordarsi che le sue responsabilità si estendono oltre i confini del capoluogo.


FIAB Firenze Ciclabile

  • Sede legale: c/o Circolo ARCI Lavoratori Porta al Prato, via delle Porte Nuove 33; 50144 Firenze FI

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  • Codice fiscale: 94122650487

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