domenica 14 ottobre 2007

 





Eran 300, eran giovani e forti ...       Alt!!!

Siamo 200, siamo giovani e forti (insomma, per la verità siamo di tutte le età e non sempre forti) ma di sicuro non siamo per nulla morti!


Nata nel 2005 con una assemblea costituitiva di circa 20 persone, Firenzeinbici è cresciuta in modo costante e lusinghiero fino ad arrivare nell'ottobre 2007 ai 200 soci effettivi.

Parliamo di soci in regola con la quota per l'anno in corso. Non si tratta di fantasmi, di tessere regalate o altri escamotage diffusi. E un bel pezzetto dei 200 soci è attivo, scrive, legge, partecipa alle iniziative (vedi per es. il recente conteggio degli ingressi alla ZTL in 29 postazioni).

A questi 200 se ne aggiungono poi una cinquantina "dormienti", cioè che non hanno effettuato il pagamento per l'anno in corso: a volte per dimenticanza, a volte forse anche per decaduto interesse.

Sembra un raptus di narcisismo, ma una breve ricostruzione della nostra storia ci sembra interessante e divertente.

Febbraio 2005

Dopo lunghi rimuginamenti si fa il passo: dall'assemblaggio informale di gente tenuta insieme da un forum telematico e da un sito web, eccoci a costituirsi in associazione. A monte c'era stata una mossa decisiva: la stesura del "Patto per la bicicletta" in vista delle elezioni comunali del 2004, la sottoscrizione da parte di una cinquantina di candidati di schieramenti diversi e infine la presenza in Consiglio Comunale di 9 firmatari del patto stesso, abbastanza trasversali (sia nella maggioranza che all'opposizione)

fino all'estate 2005

Partecipiamo alla stesura del nuovo Piano delle Piste Ciclabili che l'assessore all'Ambiente porta avanti per essere inserito nel Piano Generale del Traffico e ad altre attività in ambito istituzionale. Contemporaneamente si consolida e cresce il drappello dei soci.

Pietre miliari del periodo sono i documenti:

Osservazioni al piano quinquennale delle piste ciclabili (25/5/2005):
(1,4 Mb - file PDF)

Audizione del 7 luglio 2005 presso la VI commissione consiliare:
(4,1 Mb - file Zip contenente una presentazione PowerPoint)

La intensa partecipazione ad attività "istituzionali" non fa però dimenticare l'anima movimentista e ancor meno perdere di vista il fine: molta ciclabilità a Firenze. Sosteniamo il "Piano Q" ("quinquennale", di legislatura, con un pò di ironia) ma diciamo anche che alcubne cose vanno fatte subito. Le famose cartine al tornasole di un reale cambiamento di indirizzo da parte dell'Amministrazione. Rastrelliere, segnaletica e manutenzione, sensi unici eccetto bici in centro ma soprattutto ripristino immediato anche provvisorio del collegamento ciclabile della Fortezza: quest'ultimo viene considerato un affronto, emblematico del disinteresse alla mobilità ciclabile, anche perchè l'alternativa è sotto gli occhi di tutti, fattibile con qualche cartello e un pò di vernice.


Novembre 2005

Prendiamo il coraggio a quattro mani:  manifestazione pubblica, forse a Firenze la prima in assoluto di biciclette (se si escludono le già esistenti critical mass, a cui molti di noi partecipavano).

Obbiettivo: rivogliamo la ciclabile per passare la Fortezza, ora, non fra 1 anno o più.

E' la prima uscita che si pone in maniera chiaramente critica rispetto a scelte dell'Amministrazione che progettano piste ciclabili e soluzioni futuristiche ma non sono in grado (o non vogliono) verniciare un pò di righe bianche e mettere o togliere qualche cartello.

Volantini, locandine, messaggi email, passaparola, suspence ... sabato 5 novembre in piazza della Libertà spuntano dal nulla un centinaio di persone che poi pedalano fino al luogo del delitto: lo spartitraffico di Viale Strozzi (la fanigerata "ovonda") dove nessuno ha ripristinato il collegamento ciclabile da anni. E qui la prima gag della nostra storia: sotto gli occhi allibiti dei Vigili Urbani, quelli divertiti della DIGOS e l'interesse un pò stranito dei giornalisti vengono srotolate due lunghe strisce di carta (igienica dirà qualcuno, ma si sbagliava) che creano per miracolo l'attraversamento ciclabile mancante.


2006

La fiducia riposta in un cambiamento di rotta dell'Amministrazione sulla ciclabilità vacilla: da una parte vengono avviati un paio di progetti che ci vedono molto critici su modalità realizzative, priorità etc (la ciclabile sullo stretto marciapiede in Lung. Vespucci e la "pista leopardata" della Fortezza). Dall'altra nulla si muove sul fronte delle "piccole cose", per lo più a costo zero o irrisorio: niente manutenzione, di rastrelliere se parla ma non se ne vedono, lo spezzatino ciclabile alle intersezioni rimane identico, ci viene addirittura detto no alla "folle richiesta" di rendere legittimamente ciclabili in ambo le direzioni, e non in una sola, le zone pedonali.

Esce la "Zanzara in bici", aperiodico punzecchiante di fiorentini in bicicletta.


2007

 La fiducia rimane bassina, ma non demordiamo. La crescita di attività, soci, notorietà (mediatica e non) prosegue.

E' verso la primavera che si profila un pò di luce all'orizzonte. Parte il tavolo tecnico, incontro mensile in cui le due associazioni (noi e ACC) affrontano con i tecnici comunali (arch. Guerrini e ing. Gori) sia i progetti in corso o in avvio, sia le richieste di interventi necessari. 

E finalmente si comincia anche a vedere qualcosa: installazioni delle nuove rastrelliere ad "U rovesciato", come da noi sempre richiesto, alcune ciclabili ben progettate o accettabili vengono cantierizzate ...

Il quesito rimarrà aperto forse in eterno: le cose sono arrivate a maturazione, con i tempi biblici e gli infiniti bastoni fra le ruote della burocrazia; oppure le nostre pressioni, proteste, urlate, proposte costruttive alla fine hanno ottenuto qualche risultato? Probabilmente tutt'e due le cose.

In ogni caso c'è ancora molto da fare, il cammino é appena iniziato e ci sono infiniti pericoli in agguato. Non dovremo abbassare la guardia e il livello di attenzione.

Ed è questo che abbiamo fatto con il dossier sulla ZTL colabrodo, la relativa conferenza stampa e la "bicifestazione" del 29 settembre 2007.

Non molliamo!





























 
Fra le tante che abbiamo fatto ...

 


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