sabato 23 giugno 2007

Il film l'abbiamo visto molte volte, e rieccolo: per uno scavo di 2 metri ad un tubo del gas , davanti alla scuola di viale Lavagnini, i Vigili Urbani chiudono con "urgenza" 300 metri di pista ciclabile senza alternative (dal 6 marzo per 20 giorni).

Presentiamo reclamo: palesemente insensati i 300 metri per 2 di scavo, atto contrario ad un voto del Consiglio Comunale che prevede invece la deviazione, pericolo serio per i ciclisti costretti su un viale a traffico folle (magari contromano) - classica risposta la "sicurezza".

Replichiamo che se ci fossero stati pericoli seri come mai non è stato chiuso il transito ai pedoni (20 cm più in la), gli spazi sosta o magari evacuata la scuola?


i tutori dell'ordine vigilano sui bravi cittadini

 lo sbarramento "per la sicurezza" 

Questo esilarante scambio di argomentazioni ha avuto luogo prima per scritto, poi su nostra pressante richiesta in un incontro con un alto funzionario della Polizia Municipale, con la speranza che in futuro non si ripetesse questa follìa.

Pensate che da parte dei "tutori della sicurezza" ci sia stata una benchè minima ammissione almeno di leggerezza? Che cercheranno di essere un pò più oculati in futuro?

Un ricco premio a chi darà la risposta giusta!

Nel colloquio presentiamo le possibili soluzioni, valide e semplici, per es.:

- chiudere il solo tratto dello scavo, già transennato, facendo smontare i ciclisti per qualche metro sul marciapiede

- deviare sul marciapiede con un breve tratto promiscuo

Roba da fantascienza, ci rispondono.

Le susseguenti assicurazioni che i ciclisti godono, da parte del Corpo, di grande attenzione, potranno essere state credute? Purtroppo i fatti dicono il contrario.

Se ci vogliamo addentrare nella oscura psicologia di interventi del genere si può soltanto dedurre il seguente aforisma: il ciclista è un pericolo e un intralcio, quindi gli vanno messi i bastoni fra le ruote ad ogni occasione.

Ci siamo salutati in pace, da parte nostra con i complimenti (veri) ai cinque componenti del nucleo vigili ciclisti. Da parte dell'alto funzionario la raccomandazione a segnalare i problemi sulla sicurezza e in particolare i cantieri sulle ciclabili ...

Lo faremo, sigh! E comunque, convinti che "rompere serve", terremo ben d'occhio situazioni analoghe in futuro. Abbiamo ancora alcune frecce al nostro arco ...

Nota: una presa di giro sul caso è apparsa anche sul blog "unofficial": http://www.firenzeinbiciblog.splinder.com/post/12781786 (cliccaci sopra)


11-7-2007 - aggiornamento

Sulla scia del colloquio con i piani alti della Polizia Municipale avevamo segnalato un caso analogo a quello illustrato sopra, sulla ciclabile di Viale Giovine Italia.

Reazione in breve tempo, e a seguito di un sopralluogo del nucleo vigili ciclisti, il tratto chiuso è stato riaperto, con una breve deviazione in promiscuo ciclopedonale. In un altro scavo dello stesso tipo in viale Matteotti la soluzione senza chiusura è stata applicata pochi giorni dopo senza bisogno di reclami e correzioni a posteriori.

Il netto progresso ci rallegra e ci fa ben sperare.


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