domenica 8 dicembre 2019

Come FIAB – Firenze Ciclabile ci occupiamo quotidianamente della promozione della mobilità ciclabile nel territorio fiorentino. Il progetto di tramvia 3.2 da Piazza della Libertà a Bagno a Ripoli non si limiterà alla semplice posa di una coppia di binari ma ridisegnerà un pezzo importante di città dal punto di vista architettonico, urbanistico e anche nella mobilità, inclusa quella ciclabile.

Riteniamo che il progetto della tramvia rappresenti un’ottima occasione di ridistribuzione degli spazi a favore della mobilità sostenibile, prevedendo in molti casi anche miglioramenti in termini di ciclabilità. Il gruppo tecnico di Firenze Ciclabile ha analizzato gli elaborati del progetto definitivo, individuando però alcune criticità che abbiamo ritenuto opportuno presentare in forma ufficiale al Comune, con l’obiettivo di far sì che alcuni errori siano sanati in fase di progettazione esecutiva, l’ultimo step prima dell’avvio dei lavori.

Oltre a richiamare una serie di misure generali, quali le larghezze minime per le nuove ciclabili, la necessità di preferire la sede esclusiva ai percorsi ciclopedonali dove possibile, le buone prassi da seguire nella progettazione degli incroci e attraversamenti, abbiamo riportato numerose osservazioni puntuali sulle specifiche zone di intervento. Riportiamo qui le principali osservazioni che abbiamo avanzato. I più curiosi e pignoli potranno comunque trovare qui il testo completo della documentazione che abbiamo trasmesso.

Lungo i viali di circonvallazione il progetto prevede la presenza di ciclabili su entrambi i lati dei viali. Tutto ciò appare sicuramente migliorativo; tuttavia abbiamo evidenziato che il progetto dalle planimetrie analizzate emerge la previsione di piste della larghezza di 2,0 mt, mentre il Codice della Strada prevede 2,5 metri di larghezza minima per le piste di nuova realizzazione, con la possibilità di derogare solo per brevi tratti. Appare indubbio che l’intero percorso dei viali non possa essere considerato un “breve tratto”, specialmente se si considera che già oggi la pista sul lato interno dei viali è la spina dorsale della mobilità ciclabile cittadina, cuore della linea rossa della Bicipolitana, il progetto di razionalizzazione della rete proposto da Firenze Ciclabile ed accolto con favore dal Comune di Firenze stesso.

Abbiamo inoltre rilevato un’incongruenza fra diversi elaborati, che in un caso riportano una pavimentazione della pista ciclabile in pietra forte, mentre in un altro ci si riferisce all’utilizzo del conglomerato bituminoso all’ossido di ferro, il classico asfalto rosso, decisamente più idoneo e durevole per un asse di scorrimento ciclabile così importante.

Riportiamo di seguito un estratto delle tavole per capire qual è la nuova configurazione tipo ipotizzata per viale Matteotti.

Per quanto riguarda la sistemazione di Piazza Libertà, che diventerà un importante snodo per il trasporto pubblico, abbiamo proposto l’individuazione di percorsi che ne facilitino l’attraversamento, per raggiungere ad esempio viale Don Minzoni da via Cavour.

All’altro capo dei viali, in Piazza Beccaria, è prevista un’ampia zona pedonale: pur apprezzando tale ipotesi riteniamo necessario mantenere una ciclabile su sede propria (anche delineandola con elementi di arredo, es. borchie metalliche) proprio per l’importanza della ciclabile dei viali, la cui fruibilità sarebbe compromessa da un’ampia area in promiscuo. Ecco il progetto previsto per piazza Beccaria, con la pista ciclabile interrotta.

Spostandoci dall’altro lato dell’Arno, in viale Giannotti è emersa l’impossibilità di prevedere una pista ciclabile che completerebbe la linea rossa della Bicipolitana. Per questo motivo stiamo collaborando con l’amministrazione per collocare la dorsale cittadina delle bici su via Datini, dove la corsia preferenziale degli autobus non sarà più necessaria. Occorrerà tuttavia già da ora prevedere la predisposizione per tale collegamento. Il nuovo ponte sull’Arno dovrà prevedere quindi percorsi ciclabili e non ciclopedonali; sul lato sud inoltre dovrà raccordarsi con via Lapo da Castiglionchio, per unirsi alla pista di via Datini quando sarà realizzata, a tramvia in esercizio. Attualmente il progetto prevede invece due ciclopedonali che curvano raccordandosi con la ciclabile di via di Villamagna.

Viale Giannotti, da pericoloso asse di scorrimento urbano, diventerà una viabilità di quartiere ricca di servizi, negozi e altre funzioni, da caratterizzare a nostro avviso come una zona 30, sicura per ciclisti e pedoni. Per garantire continuità a chi pedalerà su viale Giannotti, abbiamo quindi proposto di prevedere un percorso ciclopedonale su via Poggio Bracciolini (le larghezze lo consentono), in modo da collegarsi rapidamente su piazza Ravenna, non essendo possibile rimanere su strada (è prevista una sola corsia in direzione Bagno a Ripoli).

Proseguendo, su viale Europa è prevista una pista ciclabile in sede propria, che si trasforma in ciclopedonale a partire dall’incrocio con via Andorra. Tale ciclopedonale prosegue quasi continuativamente fino a Bagno a Ripoli. È sicuramente positivo garantire ciclabilità in sede protetta ed in maniera continuativa: abbiamo quindi rilevato la necessità di evitare alcune interruzioni e di prevedere comunque una sede propria dove possibile, dato che in diversi tratti, ad esempio in via Pian di Ripoli, gli spazi lo consentono.

Lungo tutto il tracciato abbiamo comunque rilevato altre problematiche minori e piccole difformità, quali collegamenti fra diversi tratti da prevedere, quadrotti mancanti negli attraversamenti (non necessari se collegano due percorsi ciclopedonali, ma obbligatori per gli attraversamenti ciclabili in sede propria), tratti promiscui bici-pedoni che possono essere trasformati in ciclabile esclusiva e marciapiede separato.

Il progetto della tramvia è una grande occasione per rendere Firenze una città più sostenibile e più sicura, che non vorremmo vedere snaturato per alcuni errori che inficerebbero la mobilità ciclabile. Riteniamo che le nostre proposte, derivate dall’esperienza di tecnici e ciclisti urbani che utilizzano quotidianamente le infrastrutture ciclabili cittadine, possano essere facilmente recepite nella progettazione esecutiva, costituendo un ulteriore tassello per contribuire ad una città più a misura d’uomo e meno di macchina e completando la rivoluzione nella mobilità che l’Amministrazione sta intraprendendo.


A questo link il documento completo con le nostre osservazioni:

https://www.firenzeciclabile.it/public/03/34/osservazioni%20tramvia.pdf




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