lunedì 19 giugno 2006
Il nuovo tratto di pista ciclabile aperto in via dei Platani ha sollevato le proteste dei ciclisti, che lo considerano pericoloso e fuori legge. Non solamente perché il percorso è più stretto di quanto previsto per le piste ciclabili bi-direzionali (1,5m invece dei 2,5m prescritti), ma soprattutto perché espone al pericolo i ciclisti che procedono nello stesso senso del traffico veicolare, dovendo pedalare al centro della carreggiata senza alcuna protezione dalle automobili che li sorpassano da destra.
"Ascoltate anche i ciclisti prima di fare un progetto che riguardi la mobilità ciclistica", è questo l'invito dell'associazione Firenzeinbici onlus all'Amministrazione, "non perchè siano più importanti di progettisti, residenti o commercianti, ma semplicemente perchè loro hanno un punto di vista che è invisibile a chi non usa la bicicletta".
Non sarà un caso che quel tratto di pista è stato modificato dopo le proteste dei residenti, ma senza chiedere il parere ai ciclisti che in centinaia al giorno passano in quel tratto di strada. "Sarebbe bastato permettere ai ciclisti il transito nei due sensi e lasciare il senso unico per gli altri veicoli: la strada è a basso traffico e il codice della strada lo permette. I posti auto sarebbero stati risparmiati e si sarebbe potuto utilizzare i fondi pubblici in altri punti del quartiere ben più critici e pericolosi per i ciclisti, come via del Sansovino e via Modigliani."
"La pista così com'è stata realizzata", conclude l'associazione Firenzeinbici, "è pericolosa e fuori norma, quindi deve essere messa in sicurezza al più presto. Noi siamo pronti a portare il nostro contributo, basta che qualcuno abbia voglia di ascoltarci".