mercoledì 11 gennaio 2006

L'associazione FirenzeInBici ha diffuso un comunicato di risposta alle dichiarazioni dell'assessore alla sicurezza Graziano Cioni. L'assessore, presentando il nuovo sistema Fotored (fa la multa a chi passa con il rosso), si è lamentato dell'indisciplina di alcuni cislisti.
Stupore e sconcerto fra i ciclisti fiorentini per le affermazioni dell'assessore alla sicurezza Graziano Cioni, secondo cui ci sono bici "per i cui conducenti a volte sembra non esistere il codice della strada".

È stupefacente che si voglia buttare tutto nello stesso calderone del caos del traffico cittadino, senza distinguere chi tendenzialmente "le dà" da chi generalmente "le piglia". Nei fatti - sottolinea l'associazione FirenzeInBici ONLUS - non ci risulta che praticamente nessun ciclista, con le proprie infrazioni, abbia mai ucciso nessuno. Sicuramente ci sono ciclisti che infrangono il codice della strada, ma crediamo che queste infrazioni non abbiano la medesima "pericolosità sociale" di quelle commesse da chi guida mezzi che pesano più di una tonnellata. Il ciclista che si muove nella nostra città è costantemente in pericolo, ostinato vaso di coccio in mezzo a giganteschi vasi di ferro. E se commette un'infrazione sa che sarà lui a rimetterci, come sarà sempre lui a rimetterci a causa delle infrazioni altrui. Non a caso i ciclisti, insieme ai pedoni, sono definiti i "soggetti deboli della strade". Sarebbe interessante vedere quanto i comportamenti dell'amministrazione comunale siano coerenti con la sbandierata attenzione alla sicurezza stradale. Si costringono i ciclisti a passare su strade trafficate a causa della chiusura di tratti importanti di piste ciclabili (Fortezza, viale Europa, via del Sansovino), per colpa di cantieri più o meno estemporanei o a causa dell'istituzione di sensi unici cervellotici (come all'Isolotto). Non si fa la manutenzione della segnaletica orizzontale e verticale delle piste ciclabili, che, del resto, è spesso sbagliata quando non addirittura fuori legge. La sorveglianza è inesistente: non solo i vigili in bicicletta sono pochi, ma vengono regolarmente distolti dal proprio servizio specifico. L'associazione FirenzeInBici ONLUS invita la giunta comunale a considerare la sicurezza stradale nel suo complesso; non solo sentinelle elettroniche, ma maggiore attenzione alla progettazione; manutenzione regolare e, soprattutto, più sentinelle "umane" (vigili) per le strade.


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