domenica 16 ottobre 2005
Al Sindaco
all'assessore al traffico
all'assessore all'ambiente
e, p.c.
alla redazione fiorentina di "La Nazione"
alla redazione fiorentina di "La Repubblica"
alla redazione di Controradio
agli amici ciclisti del forum di www.firenzeinbici.net
Egregi signori,
ieri ho festeggiato i miei primi 15 anni di spostamenti casa-lavoro in bici. In questi quindici anni, facendo un piccolo calcolo, ho risparmiato alla collettività la produzione di quasi 9 tonnellate di CO2 (solo andando e tornando dall'ufficio) senza neanche aderire al protocollo di Kyoto.
In questi quindici anni ho visto passare sindaci e assessori al traffico, ho manifestato le mie segnalazioni e proteste passando dalla carta da lettere ai bit delle email , ma purtroppo la musica rimane sempre la stessa, se si eccettua qualche nota, fortunatamente fuori tema, ogni tanto.
Lo spartito non prevede note che suonino bene con le biciclette e i loro utilizzatori. Le intenzioni sono buone magari, specialmente in campagna elettorale, ma quando si arriva a concretizzare, tutto si allontana, si complica, sfuma.
Sia chiaro, non che ci sia bisogno di progetti faraonici come ho visto in Baviera, dove per esempio quando su una statale c'è un incrocio pericoloso la pista ciclabile ha il suo apposito sottopasso, ma semplicemente cominciare dall'abc della mobilità ciclabile, da poter effettuare a costo zero o quasi: dei passaggi provvisori in caso di cantierizzazioni (come alla Fortezza), segnaletica efficiente, continuità dei tratti di pista, rastrelliere sicure e, in generale, una maggiore cura e attenzione verso chi usa la bicicletta già in fase di progettazione per evitare sviste clamorose come la scomparsa della ciclabile di viale Europa o i percorsi che, dove esistenti, portano al nulla.
Intanto, mentre a Firenze la giornata europea senz'auto si celebra con un'operazione che con un eufemismo definirei "limitata", la Commissione Europea ha premiato la città di Nantes che nel 2004, per la settimana europea della mobilità, ha promosso la ciclabilità cittadina a favore dei bambini, incentivando, tra l'altro, i collegamenti casa-scuola in bici, anche mandando i bambini in gruppetti sotto la supervisione di un adulto. Nantes, città di mezzo milione di abitanti, potrebbe essere paragonabile a Firenze, no? Da noi, una parte di bambini e genitori non può più andare in bici alle scuole della zona della Montagnola all'Isolotto (sono cinque, dal nido fino alle medie inferiori o come si chiamano adesso) grazie alla sparizione del piccolo ma importante tratto di pista del controviale di via del Sansovino: la cosa più grave però è che agli altri bambini e genitori, quelli che adesso arrivano a scuola in auto o motorino, non verrà più in mente di provare ad arrivare a scuola in bici.
Vi pare educativo tutto questo? Promuove un miglioramento della città?
Se non ho capito male (non so il francese) Nantes prevede la costruzione di oltre 300 km di piste ciclabili e l'installazione di 3000 posti bici nel decennio 2000-2010.
A casa nostra non riusciamo a togliere gli scalini dai marciapiedi...
Saluti
Patrizio Suppa
Riceviamo sempre con piacere le segnalazioni dei ciclisti che
evidenziano in modo costruttivo le problematiche sulla mobilità
ciclistica e le inviamo un particolare augurio per i suoi 15 anni in
bicicletta, invitandola a proseguire nella sua scelta di
sostenibilità, che sicuramente apporta benefici sia a lei che alla collettività.
L’Amministrazione comunale è impegnata all’incentivazione della
mobilità ciclistica già da vari anni e recentemente con delibera di
Consiglio Comunale n. 74 del 20/07/2005 è stato approvato il Piano
delle piste ciclabili, quale strumento fondamentale per definire in
modo organico gli interventi da attuare nel territorio comunale in
materia di mobilità
ciclistica: il Piano infatti contempla varie disposizioni sia sulle
piste ciclabili, sia sugli aspetti normativi da inserire negli
strumenti regolamentari dell’Amministrazione. Inoltre permetterà di
razionalizzare e potenziare il numero delle rastrelliere, di ottenere
il finanziamento completo per il piano quinquennale degli interventi
ciclabili. C'è anche l'obiettivo di costruire nuovi stili di vita e di
pensare a nuovi rapporti tra l'Arno e le piste ciclabili nell'ottica del turismo urbano.
Nonostante tutto, per la ciclabilità non esistono soluzioni a costo
zero o quasi, perché anche i passaggi provvisori in caso di
cantierizzazioni che occupano una pista ciclabile esistente hanno un
costo più o meno alto a seconda di quanto meglio si voglia realizzare
l’intervento: per la Fortezza è in corso di approvazione il progetto
per realizzare la pista nel nuovo sottopasso ferroviario, che sarà permanente, con un costo di ca.
270.000 euro.
Ogni progetto viene sottoposto ad una procedura di partecipazione che
dovrebbe garantirne la condivisione e la trasparenza ma, di fatto,
emergono spesso contrattempi e contestazioni che, a volte, portano
all’abbandono delle scelte progettuali già discusse (vedi V.le Europa)
oppure a incomprensibili dilazioni di tempo (vedi Fortezza).
Ad ogni modo la segnaletica stradale esistente nelle piste è quella
prevista dal Nuovo Codice della Strada, la continuità delle piste è
l’obiettivo fondamentale (che può venir meno per specifici motivi), le
rastrelliere sono sicure se il ciclista ha l’accortezza di legare con
il lucchetto sia la ruota che il telaio; d’altra parte tra poco
saranno installate quelle che consentiranno di legare agevolmente il
telaio ma occorrerà comunque legare anche la ruota, se si vuole prevenirne il furto.
Non si può trascurare l’impegno assai arduo dell’Amministrazione per
cercare di orientare le scelte modali dei cittadini verso mezzi di
spostamento ambientalmente sostenibili quali la bicicletta, il TPL, i
mezzi elettrici o i veicoli a gas, che si scontra con enormi
difficoltà economiche e con abitudini consolidate assai difficili da
modificare, anche solo per un giorno, ad es. per la giornata europea
senz'auto: quanti infatti hanno rinunciato all’auto in quel giorno
accogliendo l’invito europeo?
Per quanto riguarda la soppressione della pista nel controviale di via
del Sansovino, questa è dovuta ai lavori per la linea n° 1 della
tramvia che prevedono altresì la realizzazione di un nuovo itinerario
ciclabile compatibile con l’intervento.
Distinti saluti
Il Vicesindaco
Giuseppe Matulli