giovedì 28 luglio 2005

Alle soglie della pausa agostiana, con il via libera del consiglio comunale, è finalmente arrivato in porto il primo atto del "piano quinquennale delle piste ciclabili" messo a punto dall'assessore all'ambiente Claudio del Lungo.

Si ricorderà che l'iter del piano quinquennale è iniziato un anno fa per iniziativa dell'assessore all'ambiente. A fine marzo il piano è stato presentato presso l'appropriata commissione consiliare (la sesta, ambiente e mobilità). L'associazione FirenzeInBici ONLUS, a quel punto, ha messo in moto la propria "officina delle idee" per redarre un proprio documento con le osservazioni; la stessa cosa ha fatto l'Associazione Città Ciclabile con il proprio gruppo tecnico. Dopo altri passaggi in commissione, il piano è così giunto all'approvazione.

Riportiamo per intero l'ordine del giorno approvato dal consiglio comunale, di cui consigliamo la lettura, dal momento che è impossibile da riassumere, tanto è denso. Ci limitiamo a sottolineare alcuni punti. Il piano viene giustamente definito "ambizioso ma realistico", ma anche "fondamentale ed innovativo". Viene messo in evidenza il lavoro di messa a punto che l'assessore ha svolto a vari livelli e che ha visto coinvolta l'associazione FirenzeInBici ONLUS. Sottolineata l'importanza dell'intermodalità (bici+tramvia/treno/bus) in ben due diversi punti; accolta la nostra idea degli itinerari di adduzione. Evidenziata l'importanza di non interrompere le piste ciclabili senza prevedere alternative.

Sul piano dei finanziamenti è inserito un impegno per il consiglio a reperirli (i finanziamenti), e per la giunta ad inserirli in bilancio.

 


 
Ordine del giorno n. 535 approvato dal Consiglio Comunale nella seduta del 25 luglio 2005 "Approvazione delle linee guida del piano di settore delle piste ciclabili"

IL CONSIGLIO COMUNALE

VISTO

la delibera n. 471, "Approvazione delle linee guida del piano di settore delle piste ciclabili";

l'ordine del giorno n. 31 "Per potenziare la mobilità pedonale e ciclabile nella nostra città" approvato dal Consiglio Comunale l'11 gennaio 2005;

VALUTANDO

Il Piano uno strumento fondamentale ed innovativo per restituire alla bicicletta quella centralità necessaria come alternativa alla mobilità inquinante;

Ambizioso ma realistico l'obiettivo che il piano si pone di raddoppiare il numero di spostamenti effettuati nella nostra città con la bicicletta;

VISTO

il grande e serio lavoro di approfondimento effettuato sulle linee guida del piano di settore effettuato da parte di Consigli di Quartiere che si è tradotto in una serie dettagliata ed argomentata di osservazioni e raccomandazioni alla Delibera n. 471;

le proposte pervenute dai cittadini al Forum Telematico "Firenze in bicicletta" istituito dalla Commissione Ambiente e Mobilità sulla rete civica del Comune di Firenze;

le osservazioni che sono pervenute dalle audizioni effettuate dalla Commissione Ambiente e Mobilità con le associazioni ed i cittadini, in particolar modo con l'Associazione Città Ciclabile, l'Associazione Firenze in Bici e con le associazioni ambientaliste che hanno anche consegnato memorie ed osservazioni scritte;

la necessità che da questi incontri è emersa che i percorsi di collegamento tra la periferia ed il centro siano il più possibile diretti e radiali anche per evitare che i ciclisti utilizzino altri tragitti meno diretti e sicuri;

la necessità di valorizzare i percorsi ciclabili lungo l'Arno e lungo i fiumi anche in funzione di un turismo urbano ordinario;

la necessità di potenziare l'illuminazione esistente in alcuni dei percorsi attualmente in essere e la necessità di una particolare attenzione in merito alla realizzazione dei nuovi percorsi;

la necessità di creare anche una rete di adduzioni ciclabili verso la tramvia;

la necessità di accelerare il completamento dei collegamenti con i comuni limitrofi, ad esempio chiudendo il cerchio che collega da un lato il Galluzzo verso i Renai e dall'altro verso Pontassieve;

la necessità di lavorare ad un sistema integrato con la rete ferrotranviaria e del trasporto pubblico;

che la sede di approvazione del PUT appare la più idonea per verificare e rivedere puntualmente il piano secondo le linee generali enunciate dal presente ordine del giorno;

SI IMPEGNA

nella ricerca di finanziamenti e sponsorizzazioni perché il Piano sia attuato nel più breve tempo possibile;

IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA

ad individuare norme che impongano, in occasione di lavori che occupino la sede delle piste ciclabili, che la ditta assegnataria dei lavori, analogamente a quanto avviene per la sede pedonale, individui e predisponga percorsi ciclabili alternativi;

a prevedere l'obbligo di individuare appositi spazi per il parcheggio delle biciclette negli edifici di nuova costruzione, nei casi di ristrutturazione urbanistica e sostituzione edilizia;

a promuovere insieme ad ATAF ed a Trenitalia la possibilità di trasporto a costi agevolati della bicicletta su treni, tramvia, autobus;

a dare l'assoluta priorità, nei percorsi ciclabili da realizzare, a quelli funzionali agli spostamenti quotidiani, lavorativi e scolastici, pur nella necessità di realizzare comunque alcuni percorsi cicloturistici previsti, come ad esempio, lungo l'Ema, la Greve o lungo il Viale dei Colli che possono contare anche su finanziamenti regionali ed europei;

a rivedere il Piano, nell'ambito delle previste procedure di approvazione del PUT, alla luce delle osservazioni emerse dai Consigli di Quartiere, dalle Associazioni, delle Commissioni Consiliari;

a riferire in Consiglio Comunale sugli aggiustamenti apportati al Piano prima dell'approvazione del PUT (Piano Urbano del Traffico) e, comunque entro 6 mesi, coinvolgendo anche i Consigli di Quartiere;

ad assicurare al Piano di settore delle piste ciclabili, nel Bilancio di Previsione 2006 e nel Piano Triennale degli Investimenti, la copertura economica per la sua realizzazione

Palazzo Vecchio, 25 luglio 2005


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