sabato 1 marzo 2014
Finalmente gli ascensori della passerella del Sodo sono stati messi in funzione.
La buona notizia non è solo per i ciclisti, ma ovviamente lo è soprattutto per pedoni e disabili che fino ad ora avrebbero dovuto scendere e salire a piedi 50 scalini per attraversare i binari in corrispondenza del sottopassaggio del Sodo, dopo che questo è stato chiuso circa 3 anni fa per i lavori per la TAV.
La possibilità di utilizzare la passerella può essere di grande utilità, oltre che per chi volesse raggiungere Firenze Nova, il Pignone e, più in là, la zona di Novoli, anche per evitare il traffico della Sestese per raggiungere Sesto Fiorentino.
Per ora, dopo l'oasi di via Fanfani, arrivati al viale XI agosto ci si ritrova nuovamente alle prese con i problemi che conosciamo per raggiungere via del Termine attraverso via delle Due Case, ma in prospettiva, se riusciremo ad ottenere il permesso per il transito per le bici che chiediamo da tanti anni, il tracciato costituirebbe un'ottima alternativa protetta per collegare Sesto da questa zona della città.
Un motivo di più per rendere via delle Due Case percorribile in bicicletta nei due sensi!
Un dubbio che a molti è venuto: è possibile utilizzare gli ascensori con le bici?
Nella struttura non ci sono cartelli di divieto di alcun tipo. Quindi al momento direi che l'uso degli ascensori con le bici è permesso.
Del resto in altre strutture simili in altre città gli ascensori sono accessibili anche alle bici, come ad es. quelli che servono il tunnel pedonale di S. Anna ad Anversa.
Infine, uno sguardo a quello che poteva essere e non è.
Cercando informazioni sulla TAV, ho trovato una cartina che riporta il progetto originario della passerella, riportato qui sotto.
Come si può ben vedere, la passerella non doveva terminare dove ora, ma doveva proseguire fino al ramo di via Fanfani collegato a via Perfetti Ricasoli.
Invece, purtroppo, per come è stata costruita la passerella ora, per andare o tornare dalla passerella a via Panciatichi, si è costretti a uscire e a ridiscendere nella parte del vecchio sottopassaggio del Sodo rimasta aperta e poi risalire a livello del suolo.
