venerdì 3 dicembre 2004

È stata molto interessante l'audizione della VI commissione consiliare con l'assessore Del Lungo, che ha presentato le linee guida del piano quinquennale della mobilità ciclabile. Il piano prevede la connessione delle piste ciclabili attuali fino a formare una vera e propria rete. Con piste ciclabili esterne alla città, di uso soprattutto turistico (addirittura una circonvallazione sud lungo l'Ema), piste locali e piste destinate a percorsi più lunghi ("piste Eurostar" le ha definite Del Lungo). Saranno previsti anche due assi di attraversamento del centro storico (nord-sud ed est-ovest).

Positivo il nostro giudizio sull'intervento dell'architetto Carla Guerrini (dirigente della mobilità), che ha detto chiaro e tondo che la progettazione della mobilità determina la città in cui vivremo: se si chiedono più aree pedonali avremo una città, se si chiedono più piste ciclabili ne avremo un'altra, se si chiede più spazio per le auto un'altra ancora. È una questione di scelte. Non è possibile dare spazio alla bici senza sottrarlo ad altre forme di mobilità. L'architetto Guerrini ha anche osservato come in appena venti anni si sia quasi completamente persa l'abitudine di accompagnare/mandare bambini e ragazzi a scuola a piedi!!!

La Commissione ha annunciato l'apertura di un forum telematico sulla rete civica destinato a raccogliere, in un paio di mesi, le idee, le segnalazioni e le proposte dei cittadini in materia di mobilità ciclabile.

Sui finanziamenti Del Lungo non si è affatto sbilanciato, dicendo che i soldi per la bicicletta salteranno fuori da previsioni di spesa più disparate (verde pubblico, manutenzione stradale, addirittura idraulica!!!). Inoltre sarà possibile attingere a finanziamenti europei e regionali. Tuttavia, crediamo di aver capito che in bilancio non ci sarà una voce di spesa specifica sulla bicicletta.

In coda alla seduta abbiamo potuto chiedere alcune informazioni precise a Del Lungo. In particolare, i ciclisti del forum temevano che i lavori sul ponte sull'Arno interrompressero l'asse delle Cascine, usato da molti cicilisti. In una prima fase il cantiere del ponte della tramvia sarà aggirabile; si rischia però il blocco in una seconda fase, quando al cantiere del ponte (sotto a cui passarà il viale delle Cascine) si aggiungerà quello per la prosecuzione verso piazzale Vittorio Veneto. A quel punto il ponte dovrebbe essere finito in modo da consentire di aprire il transito al di sotto, ma ritardi sono sempre possibile.


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