giovedì 24 giugno 2004

Si conclude felicemente la vicenda del mancato riconoscimento della FIAB da parte del Ministero dell'Ambiente [si veda la notizia del 14 aprile 2004]. Un grande vittoria del cicloambientalismo e di tutti coloro che hanno sottoscritto la petizione on-line lanciata dalla FIAB.

Dal sito della FIAB (http://www.fiab-onlus.it), riprendiamo la seguente comunicazione del presidente Luigi Riccardi.


Lo scorso 28 maggio il Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio Altero Matteoli ha firmato il Decreto con il quale la FIAB viene individuata quale Associazione di protezione ambientale. Il decreto è stato registrato alla Ragioneria Generale dello Stato il 9 giugno 2004 con il n° 489 ed è ora pienamente valido.

Si conclude positivamente una lunga e sofferta vicenda iniziata più di di dieci anni fa quando la FIAB presentò per la prima volta l’istanza tesa ad ottenere il riconoscimento.

Ne prendiamo atto e potremmo finire qui esprimendo la nostra soddisfazione per aver avuto riconosciuto il nostro diritto. Ci corre però l’obbligo di ricordare gli eventi più recenti di questo lungo percorso.

Perdurando da anni l’assenza di risposta dal Ministero – nonostante ripetute sollecitazioni – la FIAB il 5 maggio dello scorso anno si è decisa a ricorrere al TAR del Lazio il quale, il 10 luglio successivo, ha emesso una sentenza con la quale si intimava al Ministero di rispondere.

La risposta è arrivata il 21 dicembre 2003 con un decreto del Ministro che respingeva l’istanza di riconoscimento, sostenendo che – essendo lo scopo della FIAB la promozione dell’uso della bicicletta – questo scopo, prioritariamente, non si configura come finalità di protezione ambientale.

Di fronte a questa risposta negativa e soprattutto alla incongruente motivazione, la FIAB ha deciso di predisporre online sul proprio sito una petizione che in breve tempo è stata sottoscritta da oltre 5 mila persone.

Il 2 aprile di quest’anno la FIAB inoltre è ricorsa nuovamente al TAR del Lazio, questa volta per richiedere un pronunciamento di merito sul proprio diritto – in base agli scopi statutari ed alle azioni da sempre portate avanti – ad essere riconosciuta come associazione di protezione ambientale. Sempre nello scorso mese di aprile vi è stata una interrogazione al Ministro

su questa vicenda da parte del Senatore Fiorello Cortiana. E’ stata poi la volta della popolare trasmissione radiofonica di Oliviero Beha – Radio a colori – che ha dedicato l’intera puntata del 10 maggio ad un dibattito sulla questione. A chi scrive è toccato di illustrare i fatti, mentre tutti gli interlocutori in trasmissione – il Sen. Tommaso Casillo, l’On. Luigi Gastaldi, la Segretaria Generale di Italia Nostra Gaia Pallottino e Alberto Fiorillo della Segreteria Nazionale di Legambiente – si sono espressi a favore delle buone ragioni della FIAB. La posizione del Ministero è stata espressa da una lettera del Direttore Generale Corrado Clini che terminava con un cenno alla possibilità di rivedere i criteri di opportunità ai quali conformare il provvedimento di riconoscimento.

E così, incoraggiati da questa apertura, il 13 maggio abbiamo deciso di inoltrare al Ministero una richiesta di approfondimento istruttorio della istanza della FIAB per il riconoscimento. Come si è detto all’inizio, la risposta positiva non è tardata ad arrivare.

Non ci resta che esprimere la nostra soddisfazione per questo riconoscimento e i nostri ringraziamenti innanzitutto ai cinquemila sostenitori della nostra petizione; ai Parlamentari Tommaso Casillo, Fiorello Cortiana e Luigi Gastaldi; a Gaia Pallottino e Alberto Fiorillo; a Oliviero Beha ed allo staff della sua trasmissione; al Ministero (in particolare, al dirigente Antonio Perrone). E infine – ultimi , ma non meno importanti – alla giustizia amministrativa ed al nostro avvocato Angelo Velatta, che con tanto impegno ha seguito per noi l’intera vicenda.

Luigi Riccardi
Presidente Fiab


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