in bici si ha sempre torto?

mercoledì 1 dicembre 2010

F.A. transitava sulla pista ciclabile di ponte S. Trinita, provenendo da via Tornabuoni per immettersi in piazza Frescobaldi, che è a doppio senso (mentre oltre via Maggio è a senso unico opposto). Il traffico che proviene da lungarno Guicciardini ha un chiaro obbligo di precedenza, prima di svoltare a sinistra sul ponte, segnalato sia dal cartello che dalla linea a triangoli sull'asfalto (vedi foto).

Quindi in bici si prosegue, in uscita dal ponte, imboccando piazza Frescobaldi legittimamente in sella: nessun cartello lo vieta. Proveniente da lungarno Guicciardini un'auto è ferma e guarda solo a destra, ai veicoli che provengono da piazza Frescobaldi e via Maggio per imboccare il ponte; addirittura F.A. mentre è ferma in bici davanti alla linea di arresto gli appoggia la mano sul cofano per fargli capire che c'è, anche se non guarda. Ma l'auto parte e la travolge.

Tutto chiaro direbbe chiunque no? L'automobilista ha violato il dare le precedenza, non ha guardato da quel lato e ha investito una bici che proveniva legittimamente dal ponte.

E invece no! In assenza della ciclista, che era già in ambulanza, la pattuglia dei Vigili eleva contro di essa un verbale per transito in senso vietato. La notifica di 150 euro arriva a casa con grande sorpresa della ignara vittima.

Su nostro consiglio F.A., la ciclista multata, si rivolgerà al giudice per l'annullamento della sanzione. Certo sono inquietanti le ombre sulla competenza dei Vigili: speriamo che tanta sfacciataggine e vergognosa ostilità, purtroppo ricorrente verso chi si muove in bicicletta, venga non solo smentita ma  portata al ludibrio pubblico. Noi faremo la nostra parte: sembra proprio che senza svergognamenti mediatici la linea anti-bici dei nostri fantastici Vigili non cambierà. Credono di essere infallibili nella loro linea per lo status quo di traffico e sosta selvaggia motorizzata, devastante per Firenze. I virtuosi che si muovono in bici, invece, vanno secondo loro puniti, in modo che si decidano a partecipare al festino di ingorghi e inquinamento motorizzato.