domenica 3 ottobre 2010

Via Gioberti ha una vita travagliata: candidata alla pedonalizzazione (il consiglio comunale si è espresso più volte in tal senso), poi ad interventi di riqualificazione senza totale chiusura alle auto, ma con allargamento dei marciapiedi e contrasto della sosta selvaggia. Tutti tentativi che si sono scontrati e fermati di fronte al fuoco di sbarramento dei bottegai, che dipingono scenari apocalittici di chiusure e fallimenti.

In realtà situazioni molto simili, come la pedonalizzata Borgo La Croce, a pochi passi, dimostrano il contrario: più vivibilità per tutti e anche più attrattività dei negozi per i clienti, non soffocati da gas di scarico, assordati da motori e strombazzamenti, minacciati di essere travolti dall'aggressivo traffico e dalla sosta abusiva e sistematica sui marciapiedi.

Evidentemente lo status quo, per quanto orrendo, è per alcuni sempre migliore di ogni possibile cambiamento, e considerato unica garanzia dell'opinabile pretesa che la cassa continui a tintinnare a dispetto di tutto e tutti.

Il tema è stato ripreso in questi giorni, sulla scia dei "100 luoghi" e della riunione svoltasi in piazza Alberti, dal blog di strada quasi omonimo (vedi qui) e da uno dei suoi autori, poi rilanciato anche dal quotidiano telematico "Altracittà".

Via Gioberti è anche una essenziale direttrice per chi va al lavoro o a scuola in bici in ZTL o verso la cerchia dei viali. Attualmente praticabile solo in una direzione e in condizioni critiche per il traffico motorizzato invasivo e aggressivo.

Qualsiasi soluzione deve rendere via Gioberti ciclabile in sicurezza in ambo le direzioni. Le possibilità sono varie e concordanti con la richiesta di vivibilità dei residenti:

1) pedonalizzazione, che consente automaticamente il transito delle bici in ambo le direzioni; si potrebbe prevedere l'accesso e una quota di sosta auto per i soli frontisti della strada, oppure differenziazioni in diversi orari (per es. serale)

2) area a moderazione del traffico (zona 30) con le scelte costruttive che la caratterizzano:

  • disassamento della carreggiata ogni 50-100 metri (o meno) con sosta solo da un lato di ogni tratto, in alternanza (serpentina, o chicane), con ruolo di rallentamento
  • non attraversabilità da piazza Alberti a piazza Beccaria: sensi unici opposti per es. all'altezza di via Cimabue o altra traversa
  • transito comunque bidirezionale per le bici tramite apposita segnaletica
  • marciapiedi più larghi, anche asimmetrici nei tratti con/senza sosta sullo stesso lato 
  • protezione da sosta selvaggia (piolini, "dissuasori")
  • arredo urbano, per es. piante, piccoli spazi, rastrelliere, tavolini etc

3) ripristino del doppio senso con moderazione del traffico (vedi sopra) e "sbarramento" che ne impedisce l'uso come arteria di scorrimento, per es. all'altezza di via Cimabue.

In ogni caso carico e scarico merci ad orario come in ZTL o simile.

(vedi esempi europei di "moderazione del traffico" cliccando qui)


clicca sulla schermata qui sotto per visitare il blog di rione:



http://blogviagioberti.blogspot.com/


 

 

 


Tutte le notizie

FIAB Firenze Ciclabile

  • Sede legale: c/o Circolo ARCI Lavoratori Porta al Prato, via delle Porte Nuove 33; 50144 Firenze FI

  • Email: Clicca qui per scriverci

  • Codice fiscale: 94122650487

Iscriviti alla newsletter

Inserisci il tuo indirizzo email:

Privacy

Privacy Policy
Cookie Policy

Visita anche...

FIAB
Rivista BC
Bicitalia
Albergabici

Area riservata

Nome utente

Password