venerdì 18 giugno 2010

I risciò potranno circolare ma solo all'interno del centro storico e lungo itinerari predefiniti. Questa la soluzione individuata dal Comune per rispondere alla petizione dello scorso dicembre che chiedeva il via libera ai risciò e che raccolse in poco tempo 2000 firme, di cui almeno metà tramite il sito di FirenzeInBici.

Per ottenere l'autorizzazione occorrerà presentare specifici progetti al Comune in cui siano previsti gli itinerari, il costo dell’iniziativa, il numero di persone coinvolte per realizzarla, i contenuti dettagliati dell’attività di intrattenimento. La finalità è quella di promuovere la conoscenza della città. La delibera che prevede il servizio è stata approvata martedì 15 dalla Giunta Renzi. Il servizio è considerato sperimentale, per la durata di circa 3 mesi su un numero massimo di 5 progetti autorizzati.

I risciò potranno muoverso solo lungo gli itinerari "di intrattenimento" previsti dall’autorizzazione, che dovranno essere interamente racchiusi all’interno dell’area UNESCO.

“Una decisione – ha detto il consigliere comunale del Pd Giampiero M. Gallo, nominato dal sindaco consigliere per la bicicletta- che dà inizio ad una fase di sperimentazione che dovrà mettere in luce le esigenze del servizio e favorire l’individuazione di problematiche specifiche, mettendo le basi per esperienze future più continuative”. Gallo si augura che “l'aver lasciato aperto il contenuto del progetto possa attrarre forme creative di partecipazione all'iniziativa per mostrare ai turisti un'immagine 'slow' di Firenze, per scoprire le mille ricchezze della nostra città, permettendo di raggiungere mete ed esercizi fuori dagli itinerari piu battuti”.

“Una ‘trovata’ molto furba per aggirare il codice della strada”. è invece il parere della vicecapogruppo PDL Bianca Maria Giocoli “Invece che aspettare saggiamente l'iter legislativo già in corso, che deve sciogliere il nodo del ‘servizio di trasporto con conducente’, Renzi per poter fare il primo della classe, primo e unico in Italia ha cercato una soluzione affrettata e artificiosa, snaturando il concetto di risciò che altro non è se non un trasporto di persone con trazione umana, e non certo una ‘forma di intrattenimento dei turisti’. Ci domandiamo: quanto costerà all'amministrazione comunale questa iniziativa, visto che non potrà essere applicata una tariffa della corsa per chi usufruisce del servizio di intrattenimento? Oppure sarà proprio il Comune che si farà pagare per intrattenere i turisti? E i conducenti che faranno, balleranno e canteranno in abiti rinascimentali? Siamo curiosi di conoscere infine i ‘soggetti interessati’ che presenteranno le domande: saranno i soliti noti?”

Quali ostacoli per i risciò?

Il principale ostacolo all'attività dei risciò deriva dal codice della strada, che per il servizio di noleggio con conducente per trasporto di persone definisce i “veicoli” che possono essere autorizzati, fra cui non compare il mezzo di trasporto a trazione umana o velocipede; è per altro prevista una sanzione (co.4) per chi adibisce a mezzo di trasporto un veicolo non previsto. Le modifiche al codice, già approvate al Senato ma non ancora passate alla Camera, introducono (art.4 dell’attuale DDL n.1720 che modifica l’art.85 del CdS) fra i mezzi i tricicli e quadricicli, pertanto aprendo all’uso del risciò.
Non è quindi attualmente autorizzabile un servizio di trasporto con conducente attraverso veicoli a “propulsione muscolare”. L’unica modalità finora consentita è il semplice noleggio del mezzo senza conducente (come una normale bicicletta o uno scooter.). La delibera della giunta prevede un’autorizzazione sulla base dell’art.68 del TULPS come "forma di intrattenimento pubblico" mediante velocipedi volti al trasporto di persone le cui caratteristiche saranno: carattere sperimentale per tre mesi; numero limitato di autorizzazioni a massimo 5; percorsi predefiniti all’interno dell’area Unesco, nel rispetto dei limiti stabiliti dai provvedimenti ZTL. Il che significa che ora i risciò per i prossimi mesi potranno circolare senza timori. Identificando precisamente il servizio ammesso, infatti, si elimina l’ambiguità finora esistente e che ha portato ad un conflitto perenne con gli operatori dei servizi di trasporto (NCC e TAXI).


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