giovedì 11 marzo 2010

Dal 16 marzo ogni eventuale superamento del limite di Pm 10 farà scattare una serie di provvedimenti nei Comuni dell’area fiorentina. Tre i diversi gradi di allarme che produrranno misure di contenimento delle polveri sottili sempre più incisive. Questo è quanto hanno deciso oggi i rappresentanti dei comuni di Firenze, Bagno a Ripoli, Calenzano, Campi Bisenzio, Lastra a Signa, Scandicci, Sesto Fiorentino e Signa, al termine di una riunione con l’Assessore provinciale all’Ambiente.

"Questo ulteriore incontro è servito per mettere a punto alcune misure da adottare in modo graduale secondo una procedura definita e sulle modalità con cui informare i cittadini – spiega l’Assessore Crescioli. Il lavoro della Provincia serve ad armonizzare gli interventi tra gli otto comuni dell’area fiorentina a seguito della delibera della Giunta Regionale che obbliga i Comuni della area omogenea ad assumere provvedimenti per la prevenzione ed il contrasto dei superamenti delle soglie di PM10".

Il pacchetto di interventi predisposto dalle amministrazioni locali con il coordinamento della Provincia, sarà attuato il giorno successivo alla segnalazione di sforamento da parte di Arpat.

Il primo giorno è prevista l’ordinanza di riduzione della temperatura del riscaldamento domestico (non più di 18 gradi) e una limitazione nell’orario di accensione (non più di 8 ore) con l’invito ai cittadini ad usare mezzi pubblici o veicoli non a motore.

Due giorni dopo, se perdurerà lo sforamento dei limiti di Pm10, inizieranno le limitazioni di accesso, per alcuni veicoli più inquinanti, in alcune definite zone urbane dei vari comuni , con fasce orarie dalle 8:30 alle 12:30 e dalle 14:30 alle 18:30.

Se i livelli di Pm10 resteranno ancora fuori dai limiti per altre 48 ore, scatteranno i provvedimenti previsti dal terzo grado di allarme: estensione delle limitazioni previste dal secondo modulo a tutto il territorio comunale, seguendo i criteri (deroghe, ed esenzioni) già adottati durante le cosiddette domeniche ecologiche.

Il comunicato della provincia non specifica quali veicoli e quanto debbano essere ampie le zone da limitare al secondo livello di allarme. E' evidente che il provvidimento sarebbe sostanzialmente inutile se riguardasase categorie di veicoli numericamente poco significative, per quanto fortemente inquinanti. Nel caso di Firenze, evidentemente, sarebbe solamente simbolico il limitare i blocchi alla ZTL...

Nessun incentivo previsto per la mobilità sostenibile: la provincia non ha ancora trovato le risorse e disponibilità per affiancare a questi provvedimenti restrittivi strumenti di incentivazione all'utilizzo del trasporto pubblico come l'estensione della durata di validità del biglietto Ataf.


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