lunedì 24 agosto 2009
non sa cosa fa la mano sinistra
Anche con il cambio di Amministrazione (da cui ci aspettiamo molto) i progetti già approvati in precedenza per fortuna si realizzano, gli uffici tecnici sembrano rimasti operativi. Esempio concreto la nuova ciclabile di via De Sanctis, destinata a collegare quella di lungarno Colombo a piazza Alberti e a via Piagentina. Lodevolmente progettata in sede propria, è già finita nel tratto centrale mentre manca ancora quello fra via Sella e il lungarno.
Fin qui le buone notizie - poi si entra nel vero dramma di questi anni: la ciclabilità è stata ignorata negli interventi viabilistici e urbanistici e si ritrova ostacoli difficilmente sormontabili per inserirsi a posteriori in rifacimenti anche recentissimi.
Come si raccorderà la ciclabile di via De Sanctisi a quella di via Piagentina, in piazza Alberti e accanto al recente megaparcheggio detto "la zanzariera"?
Come é noto nel corso della sua realizzazione è stato troncato un collegamento ciclabile pre-esistente, mai ripristinato (vedi piazza Alberti: "alla ricerca della ciclabile perduta" ). Anzi, nel successivo rifacimento della rotatoria si è ignorato lo sviluppo della rete ciclabile verso via De Sanctis, e ora l'ufficio che progetta le piste ciclabili si trova nelle peste: come collegare via De' Sanctis a via Piagentina? Il percorso più breve prevederebbe di attraversare le sbarre di accesso al parcheggio, ma lo spazio, pur esistente, è stato utilizzato in modo da rendere il passaggio praticamente impossibile, almeno in (doverosa) continuità ciclabile.
Per fortuna (e non per merito della progettazione viabilistica del settore Im-Mobilità) esistono altre possibilità:
- proseguire la pista in sede propria fino a via Aretina, attraversamento ciclabile su di essa affiancato a quello pedonale esistente, superare il cordolo sfruttando poi una striscia minima dei parcheggi e re-immettersi sulla pista all'altezza delle scalette per il ponte (di fronte alla pizzeria "La Forca") - vedi fig. 1
- realizzare l'anello ciclabile (unidirezionale) su tutta la rotatoria, con la sola segnaletica orizzontale (striscia bianca e fondo rosso) - vedi fig. 2
Si tratta comunque di un caso esemplare di nuova viabilità che ignora e danneggia la mobilità ciclistica, forse da portare presto all'attenzione del Sindaco, dell'assessore competente (quale?) e dei vertici della Direzione Mobilità.
Figura 1: simulazione di collegamento ciclabile all'esterno della rotatoria (clicca sulla foto per ingrandirla)
Figura 2: simulazione di collegamento con anello ciclabile nella rotatoria (clicca sulla foto per ingrandirla)
NB: grazie Google, da cui sono tratte alcune foto da noi elaborato per le simulazioni
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20/03/2009 5 anni per qualche cartello?
e non ci si è riusciti