mercoledì 14 gennaio 2009

"Siamo allibiti dai toni del comunicato stampa diffuso oggi dai consiglieri Pieri, Giocoli e Bosi che definiscono "spreco di denaro pubblico" la realizzazione di piste ciclabili! - esclama Stefano Pelli, presidente dell'associazione FIAB FirenzeInBici ONLUS - Non è possibile considerare i ciclisti cittadini di serie B, dovrebbero essere invece incoraggiati e premiati."

Il comunicato oggetto delle ire dei ciclisti prende le mosse dai lavori per la realizzazione della pista ciclabile in Lungarno della Zecca che, secondo i consiglieri firmatari sarebbe addirittura "massacrata sull'altare di inutili piste ciclabili dove le biciclette che passano nell'arco di una giornata si contano sulla punta delle dita". "In realtà per contarli non basterebbero le dita di mani e piedi dell'intero gruppo consiliare FI-PDL - ironizza Stefano Pelli, che precisa: - in occasione del rilevamento compiuto tre mesi fa abbiamo contato 160 ciclisti in appena due ore sulla postazione di piazza Cavalleggeri".

Replicando al comunicato, l'associazione FIAB FirenzeInBici fa notare che, in realtà, la nuova pista ciclabile di lungarno della Zecca Vecchia non sacrificherà nemmeno un posto auto, dal momento che la sosta sarà semplicemente traslata della larghezza della pista ciclabile. Quanto al limite di 30km/h non è certo una novità, dal momento che da molti anni l'intero centro storico di Firenze all'interno della cerchia dei viali e' una "zona 30".

Ma al di là delle repliche puntuali, quello che maggiormente preoccupa i ciclisti è che si considerino uno "spreco" gli investimenti nelle strutture a loro dedicate. I ciclisti costituiscono infatti il 10% della intera mobilità cittadina, e sono certamente i cittadini più virtuosi, dal momento che si spostano senza provocare alcun tipo di inquinamento. E' quindi assolutamente evidente che è nell'interesse di tutti che si incrementi la quota di mobilità ciclistica; tuttavia, a dispetto di queste considerazioni, si dedicano risorse risibili alle strutture in favore delle biciclette. Il fatto, poi, che pure quelle poche risorse siano considerate uno "spreco", è chiaro sintomo che a Firenze siamo legati modelli di mobilità sorpassati da tempo. Ovunque, in Europa, si investe sulle strutture ciclistiche per combattere il devastante impatto ambientale portato dei mezzi privati a motore; lo si fa sia che governi la sinistra, sia che governi la destra.

Nella foto una immagine del lungarno della Zecca Vecchia, angolo piazza Piave, con visibile il cartello di zona 30 (data foto: 26/11/2006)


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