martedì 11 novembre 2008

Firenze è la seconda città a misura di ciclista a livello nazionale, dopo Torino. Il riconoscimento è arrivato dall'associazione italiana città ciclabili (Aicc) che ha premiato, nei gironi scorsi, con il "Marchio 2008 della ciclabilità", quei comuni che più di tutti si sono distinti per l'impegno a favore della ciclabilità urbana.

Il Premio è stato ritirato, in rappresentanza dell'assessorato all'ambiente del Comune di Firenze, dall'architetto Carla Guerrini, nell'ambito della 66° edizione del Salone del Ciclo e Motociclo di Milano, dal giornalista Marino Bartoletti, Presidente dell'Aicc.

Sbigottiti i ciclisti fiorentini, che ogni giorno si devono confrontare con una città che apparte tutto, tranne che "amica delle bicicletta". Se è vero che negli ultimi anni sono stati fatti alcuni passi avanti, resta ancora molto da fare. Del resto, chiunque transiti su una qualsiasi strada cittadina non può non rendersi conto di come il traffico motorizzato privato sia preponderante sulle altre forme di mobilità.

La "bizzaria" del premio ricevuto da Firenze non si spiega solo con il fatto che molte altre città stanno oggettivamente peggio, ma anche con la scelta dei parametri usati per valutare le città a misura di ciclista: la lunghezza della rete ciclabile urbana, la misurazione degli spostamenti effettuati in bicicletta, l'esistenza di un eventuale piano della mobilità ciclistica, l'esistenza di una politica di incentivazione dell'uso della bicicletta integrata con quella della pianificazione dei trasporti e con la pianificazione urbana in generale, l'esistenza di un ufficio dedicato alla mobilità ciclistica, la possibilità di accedere ad un servizio di bike sharing, la presenza di appositi parcheggi per bici (ogni 1.000 abitanti) e l'ammontare degli investimenti destinati alla ciclabilità nel triennio 2005 - 2.007. Con questi criteri non si sono posizionate bene le città "naturalmente" a misura di ciclista come Ferrara, dove cui le biciclette possono muoversi in sicurezza senza bisogno di infrastrutture dedicate (ad esempio, perchè le strade sono costruite con criteri di moderazione del traffico).

L'incrdulità di ciclisti e fiorentini serpeggia anche in rete. Non solo nel forum di FirenzeInBici, ma anche sui blog, come il seguitissimo IoAmoFirenze.


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