martedì 26 agosto 2008

Ornella De ZordoUnaltracittà/Unaltromondo ha presentato oggi una mozione «per impegnare il sindaco e la giunta a sospendere fino a gennaio 2009 la rimozione delle biciclette posteggiate fuori dalle apposite rastrelliere, se non in caso di reale intralcio».

«Nella richiesta - spiega la capogruppo Ornella De Zordo - si impegna l'amministrazione a installare entro quella data nuove rastrelliere, in numero e tipologia adeguati, per non penalizzare la mobilità ciclabile, che deve essere invece sostenuta e incentivata.

La mozione giunge dopo l'entrata in vigore del nuovo regolamento di polizia urbana che ha visto punire indiscriminatamente i soggetti più virtuosi dell'inquinata e pericolosa mobilità cittadina: i ciclisti. Ovvero coloro che seppur tra vari problemi - le scarse e maltenute piste ciclabili, l'altissimo rischio di furto, l'insufficienza storica di rastrelliere - ogni giorno attuano un comportamento eco-sostenibile».

«Solo a parole - secondo la capogruppo di Unaltracittà/Unaltromondo - l'attuale amministrazione dichiara di contrastare lo spreco di risorse energetiche e più in generale di ostacolare l'inquinamento atmosferico, come dimostra il rinvio a giudizio per il sindaco nell'inchiesta sullo smog e il recente invito del comandante dei vigili ad usare le asciugatrici elettriche. Solo a parole vengono costantemente annunciati chilometri di piste ciclabili e centinaia di posti in rastrelliere di nuova generazione, ma attualmente Firenze manca totalmente di un sistema di percorsi ciclabili e dispone solo di circa un terzo delle rastrelliere necessarie in base alle biciclette circolanti».

Questo il testo della mozione:


Oggetto: sospensione rimozione biciclette
Proponente: De Zordo Ornella

Il Consiglio comunale

Visto il nuovo Regolamento di Polizia Municipale approvato durante la seduta del Consiglio Comunale di giovedì 24 luglio;

Considerato l'art. articolo 4 comma 4 del Regolamento di Polizia Municipale su "Prevenzione dei danneggiamenti", che dispone che "E' proibito altresì collocare, appoggiare, legare i velocipedi su: barriere di protezione di monumenti, altri elementi di arredo urbano qualora rechi intralcio alla circolazione pedonale e carrabile, altri manufatti prospicienti immobili di rilevante valore architettonico, salvo nei luoghi espressamente consentiti";

Vista il numero notevole di sanzioni e di bici rimosse avvenuto già all'indomani dell'applicazione del Regolamento da parte della Polizia Municipale;

Vista l'impossibilità di molti ciclisti di posteggiare il proprio mezzo in garage o cantine;

Dato l'altissimo rischio di furto per chi lascia le biciclette non collocate a sostegni fissi (pali e simili);

Considerato altresì che sono del tutto insufficienti le rastrelliere esistenti in città solo 11.500 per circa 30.000 biciclette circolanti;

Valutato che l'annuncio dell'Amministrazione Comunale per la collocazione di 2.000 nuove rastrelliere entro l'anno risulta largamente insufficiente;

Constatato che molte di queste rastrelliere sono in cattivo stato o comunque non pienamente utilizzabili per la tipologia scelta;

Vista l'importanza di un piano straordinario per fronteggiare l'emergenza determinata dalle nuove regole con l'installazione di un sufficiente e adeguato numero di rastrelliere dove se ne evidenzia la necessità;

Considerato infine che la mobilità ciclabile deve essere il più possibile favorita e incentivata;

Appurato infine che è stata posticipata la validità della norma del Regolamento Municipale che sanziona chi getta a terra mozziconi di sigaretta fino a che non saranno installati adeguati posacenere,

IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA

1) a sospendere fino a gennaio 2009 la rimozione delle biciclette posteggiate fuori dalle apposite rastrelliere, con esclusione di quelle che creano reale intralcio per la circolazione dei pedoni, dando disposizioni alla Polizia Municipale a non procedere con le rimozioni e le relative sanzioni;

2) a installare entro l'anno nuove rastrelliere, in numero e di tipologia idonei alle necessità esistenti, in modo di non creare contrasto alla diffusione del trasporto ciclabile, che deve essere invece sostenuto e incentivato.


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