Ladri di biciclette: rendigliela meno facile

martedì 29 luglio 2008

Il nostro consigliere Sergio, grande navigatore e scopritore di terre virtuali, ci suggerisce una ottima pagina tratta dal sito del Comune di Reggio Emilia su come render difficile la vita ai ladri di biciclette.

La fonte, Reggio Emilia appunto, è autorevole e fin troppo spesso ha suscitato la nostra invidia riguardo alle politiche della mobilità ciclistica e globale. Ricordiamo che proprio la città emiliana ha coraggiosamente avviato la regolamentazione che consente il transito bidirezionale delle bici, anche nei sensi unici, in tutto il centro storico.

In questo come in tanti altri casi sorge la domanda: e perchè da noi no? La risposta è amara, e richiederebbe qualche pagina.

Interessanti anche i link al sito emiliano, fra cui quello sull'assicurazione contro il furto.

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CONSIGLI UTILI PER LEGARE LA BICI - Un lucchetto 10 e lode

Per proteggersi dai furti è necessario attivarsi in prima persona per chiudere sempre e bene la bicicletta (anche quando la si parcheggia per pochi istanti).
In gran parte dei casi il ladro di biciclette tagli il lucchetto con tronchesi. Rendergli la vita difficile è lo strumento migliore per difendersi.

Quale antifurto scegliere?

E' consigliabile usare un antifurto efficace(*) anche se pesante e costoso: qualunque sia il valore della bici, ne vale sempre la pena.
Di seguito vengono illustrati i principali modelli di antifurto presenti in commercio, con una valutazione relativa al livello di protezione che assicurano: (*) Test antivols – Aprile 2006 –Fubicy - Fédération française des Usagers de la Bicyclette)

In generale, nella scelta dell'antifurto da acquistare è necessario sapere che:
.:. diametri inferiori ai 12-13 mm, per tutti i modelli, garantiscono una bassa protezione;
.:. catene di acciaio dolce (colore chiaro) sono da evitare;
.:. i modelli a spirale, in genere, sono poco sicuri;
.:. il modello fisso non va mai usato da solo;
.:. con livello di protezione inferiore a 6 bastano al ladro 2-3 secondi con una trancia di ingombro inferiore ai 18 cm;
.:. con livelli di protezione tra 8 e 10 servono più di 50 secondi con trance molto ingombranti di almeno 50 cm.

Come parcheggiare la bicicletta?

Per proteggersi dal furto è utile ancorare la bicicletta ad un sostegno fisso ed in modo corretto:
.:. bloccare il telaio ed almeno una ruota;
.:. mai bloccare solo la ruota;
.:. l'antifurto non deve essere vicino a terra, ma deve essere sollevato di almeno 50 cm;
.:. non legare a grappolo con altre bici (si renderebbe più attraente il furto per il ladro);
.:. legare possibilmente dove c'è maggiore flusso di gente;
.:. meglio se distanziata da altre bici parcheggiate.

	Legare insieme il palo, il telaio e la ruota.
	Quando la bici ha i mozzi a sgancio rapido, si consiglia di togliere la ruota anteriore e legarla insieme alla posteriore.
	Mai lasciare la catena abbondante.
	Mai legare solo la ruota anteriore al portabici.

Come identificare la propria biciceltta?

Per consentire il riconoscimento della propria bicicletta, è necessario segnarsi il numero di telaio con il quale è marcata la bici ed eventualmente fotografarla.

Dove cercare il numero di telaio?

In genere il numero di telaio è marcato a fuoco dal produttore nella parte rivolta verso terra della scatola del movimento centrale (confluenza del tubo piantone con quello obliquo).

Se proprio non trovate il numero di telaio nei punti indicati, provate a chiedere al vostro negozio di fiducia oppure chiedetelo direttamente al costruttore della bicicletta. Se anche queste ricerche vanno deluse, prendete un pennarello indelebile e segnate il numero di targa in più punti nascosti della bicicletta, avendo cura di annotare la loro posizione.

Il progetto BiciSicura II - Contrasto del furto delle biciclette La diffusione di indicazioni su come chiudere bene la bici è uno degli 8 punti della strategia dell'Amministrazione comunale per prevenire il furto delle biciclette ed aiutare quanti eventualmente venissero derubati. Per saperne di più, clicca qui.