mercoledì 24 settembre 2025

Via delle 2 Case: istruzioni per l’uso.
Visto che la pista ciclabile di via delle 2 Case è un caso quasi unico in città per le soluzioni scelte, e visto che gli automobilisti tendono spesso e volentieri a insultare i ciclisti che passano in strada, riportiamo qui di seguito quali sono le regole (a norma di segnaletica ampiamente presente), che regolano quel tratto della superciclabile Firenze-Prato (temporaneo, ma si sa che questo in Italia è spesso garanzia di durata notevole).
Direzione Sesto. Attraversato il viale XI Agosto i ciclisti hanno a disposizione, per un breve tratto, una pista bidirezionale “standard” per un breve tratto. Come si vede dalla foto, i mezzi a motore dovrebbero essere praticamente assenti: solo “frontisti” e mezzi di soccorso possono passare. E comunque a velocità non superiori a 30 all’ora

Via delle 2 Case Alla fine della ciclabile bidirezionale, a quei pochi frontisti e mezzi di soccorso che dovrebbero passare di lì è segnalato che troveranno ciclisti in strada. Quella protetta dal cordolo, invece, è una pista ciclabile a senso unico, per chi da Sesto viene verso Firenze. Questo è evidente dalla segnaletica orizzontale.
Incrocio con via della Cappella: qui la situazione si inverte. Come si vede, la pista ciclabile (il cui ingresso è segnalato dal cartello apposito) diventa a senso unico in direzione Sesto, per proteggere i ciclisti dal traffico motorizzato (e ciclabile) che viene nel senso opposto. Attenzione però, anche in questo tratto l’unico traffico permesso è quello dei frontisti e dei mezzi di soccorso, in teoria (v. punto 4)!
Da Sesto verso Firenze, la situazione è invece questa: per i ciclisti c’è una pista non protetta (chissà perché), sulla destra (a senso unico); sulla sinistra, la pista protetta a senso unico è per i ciclisti che arrivano da Firenze. Il traffico che passa su strada è anche qui ristretto a frontisti e mezzi di soccorso.
Passato l’aeroporto e l’incrocio con via dei Cipressi, il ciclista che va verso Firenze è invece obbligato ad andare in strada (v. cartello di fine pista e attraversamento ciclabile), da condividere in teoria con i pochi frontisti e mezzi di soccorso, che hanno il limite a 30 Km/h.
E’ quindi evidente che - se le norme venissero rispettate - via delle 2 Case dovrebbe avere un traffico motorizzato minimo. Il problema è che non lo sono, e chi non le rispetta (generalmente i motorizzati), pensa che siano i ciclisti a essere in torto perché non usano la ciclabile a fianco (che però, come abbiamo visto, è a senso unico in direzione contraria al senso di marcia per le auto). La situazione non è certo ideale, e rischia di degenerare in liti piuttosto accese. Anche perché la sensazione che si respira è quella di assenza di istituzioni in cui vale la legge del più forte: ad esempio, qualcuno che evidentemente è più forte del comune ha deciso che il dosso rallentatore installato con soldi pubblici andava rimosso perché a lui dava noia, e dal Comune non si è mossa foglia. Per evitare questi problemi, la nostra proposta, da tempo, è quella di rendere effettivo il transito ai soli frontisti montando due pilomat all’ingresso della strada, ed evitare così accessi indesiderati.