venerdì 16 gennaio 2009

Misure urgenti per la promozione dell'uso della bicicletta. È quanto prevede una mozione approvata lunedì scorso dalla commissione ambiente e mobilità presieduta da Gregorio Malavolti. La commissione ambiente ha così accolto molte delle richieste avanzate nel tempo dall'associazione FirenzeInBici.

I ciclisti non si devono fare illusioni, naturalmente: non sarebbe la prima volta che rimangono lettera morta mozioni approvate da commissioni consiliari, o addirittura dal consiglio comunale. Ma si tratta, ovviamente, di un atto fondamentale per il compimento dell'iter.

Nella mozione si invita al sindaco a "fare in modo che siano apportate le opportune modifiche amministrative al fine di consentire il transito bidirezionale bici in tutte le zone pedonali e che vengano adeguatamente indicate con segnaletica orizzontale, come previsto dal codice della strada, le intersezioni fra ciclabili e carreggiata, prevedendo invece che sia rimossa la segnaletica verticale di fine-pista in corrispondenza degli incroci e aggiunta ove mancante quella di inizio pista".

Tra le altre richieste la mozione invita anche il sindaco "a garantire che sia possibile il trasporto delle biciclette sul tram e a sperimentare la possibilità di prevedere la sosta per le biciclette, tramite segnaletica prevista dal Codice della strada su alcuni marciapiedi molto ampi in zone dove non sia possibile prevedere il posizionamento delle rastrelliere".

Dettaglio delle misure approvate

1. a fare in modo che siano apportate le opportune modifiche amministrative al fine di consentire il transito bidirezionale bici in tutte le zone pedonali;

2. a fare in modo che vengano adeguatamente indicate con segnaletica orizzontale, come previsto dal codice della strada, le intersezioni fra ciclabili e carreggiata, prevedendo invece che sia rimossa la segnaletica verticale di fine-pista in corrispondenza degli incroci e aggiunta ove mancante quella di inizio pista;

3. a valutare l'opportunità di autorizzare la percorribilità delle corsie preferenziali per i mezzi pubblici da parte delle biciclette su alcune specifiche direttrici dove non è possibile ipotizzare la creazione di piste ciclabili;

4. a garantire che sia possibile il trasporto delle biciclette sul tram;

5. a sperimentare la possibilità di prevedere la sosta per le biciclette, tramite segnaletica prevista dal Codice della strada su alcuni marciapiedi molto ampi in zone dove non sia possibile prevedere il posizionamento delle rastrelliere;

6. a sollecitare la Regione e la Provincia perché venga previsto un abbonamento da parte di Trenitalia per il servizio di trasporto cicli sul treno;

7. a segnalare, nel caso di rimozioni programmate di biciclette, la volontà di rimozione con ampi e visibili cartelli in luogo di bigliettini spillati al telaio delle biciclette come avviene oggi;

8. a garantire che l'Ufficio Progetto Piste Ciclabili sia dotato di sufficienti risorse economiche ma anche umane sia per la progettazione che per l'esecuzione dei progetti.

Ma c'è ci dice no...

E' l´ingegner Andrea Bacci, responsabile di Ataf per la linea 1; ieri, proprio durante una gita di prova della medesima commissione sul primo chilometro funzionante della tramvia, a proposito delle bici sui tram ha gelato tutti con un «Ma non se ne parla proprio, lo spazio non c´è», a cui i consiglieri hanno replicato con un «Questo lo vedremo». La partita è appena iniziata.


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