Europa Felix: fattibile anche da noi

Qualcuno dice "non si può fare", riferendosi a piste e corsie ciclabili, attraversamenti, zone ciclopedonali etc? Molto spesso non è vero, le soluzioni esistono, la normativa lo consente, se le cose si vogliono fare. Il "non si può" è spesso un pretesto, magari a vanvera, per non intaccare lo status quo, per quanto devastante esso sia.

Soluzioni per situazioni critiche: attraversamenti, incroci, cambi di direzione etc

Un documento ministeriale tedesco sulla ciclabilità urbana (clicca qui, in originale) indica soluzioni ben studiate e sperimentate. Le differenze fra le normative italiana e tedesca sono modeste, in pratica le soluzioni sono tutte applicabili con pochi adeguamenti anche in Italia. Molto interessanti le proposte per situazioni meno facili, come attraversamenti ciclabili, incroci e intersezioni con viabilità ordinaria, cambi di direzione, rotatorie, zone a moderazione del traffico e sensi unici eccetto bici etc.

Il documento è in tedesco, ma le illustrazioni e i titoli possono far venire l'acquolina in bocca e superare l'ostacolo. Altri documenti internazionali utili sono reperibili sul sito della federazione sorella olandese Fietsberaad, in varie lingue: http://www.fietsberaad.nl/index.cfm?lang=en - in particolare i due menu "Knowledge bank" (documenti, come quello ministeriale tedesco) ed "Examples Bank" con le soluzioni illustrate fotograficamente e ben descritte)


Sensi unici eccetto bici

Un caso di grande significato strategico per la ciclabilità, spesso respinto da parte di tecnici e amministratori con cavilli.
La capziosa argomentazione contro i sensi unici eccetto bici da parte di burocrati ministeriali e locali  è la seguente: nelle vie a senso unico è consentito impegnare tutta la carreggiata, e ciò escluderebbe la possibilità di far transitare le bici nel senso opposto (e anche ogni altro genere di veicolo, come trasporto pubblico, servizi vari, ma se ne accorgono solo per le bici!). Tale cavillo è ormai superato e smentito,  risolto dall'apposizione del pannello integrativo "eccetto bici" anche sotto al segnale di senso unico nella direzione consentita (il rettangolo blu con freccia bianca) - vedi qui il ns precedente articolo.Chi percorre il senso "consentito" sa che gli vengono incontro altri veicoli, bici o altro e deve adeguarsi.

L'altro ostacolo è la "sicurezza", ed è una bufala; tutte le rilevazioni effettuate dicono che:
- la casistica di incidente frontale fra auto e bici, anche in "violazione" del senso unico, è praticamente inesistente (mentre è molto frequente essere agganciati da chi fa il pelo in sorpasso al ciclista legittimamente sulla destra)
- gli studi effettuati in tutta Europa sulle strade con senso unico eccetto bici dicono che l'incidentalità generale, non solo con le bici, si riduce fortemente.

Due documenti dell'associazione Fiab di Varese illustrano bene il transito bici nei sensi unici e su corsie preferenziali.

La realizzabilità dei sensi unici eccetto bici esiste già con la normativa attuale, senza aspettare lontane modifiche del codice, che non sempre trovano terreno favorevole. Il modello è quello di Reggio Emlia e di altri comuni sensibili e virtuosi, a cui dare pieno sostegno, contrastando i cavilli ministeriali o locali. Si tratta di una scelta strategica, non solo tecnica o giuridica.


PS.: I documenti di Varese sono scaricabili dal sito Fiab a questi link: www.fiab.info/download/sensiunicivarese.pdf  e www.fiab.info/download/corsiabusvarese.pdf


Prossime trattazioni:

  • zone pedonali

  • attraversamenti

  • segnaletica

Se vuoi stampare:

questo articolo in PDF

articolo precedente in PDF


...

FIAB Firenze Ciclabile

  • Sede legale: c/o Circolo ARCI Lavoratori Porta al Prato, via delle Porte Nuove 33; 50144 Firenze FI

  • Email: Clicca qui per scriverci

  • Codice fiscale: 94122650487

Iscriviti alla newsletter

Inserisci il tuo indirizzo email:

Privacy

Privacy Policy
Cookie Policy

Visita anche...

FIAB
Rivista BC
Bicitalia
Albergabici

Area riservata

Nome utente

Password