il Direttorio di FirenzeInBici

Come ai tempi della  Marsigliese, per guidare la rivoluzione a pedali, si è costituito un Direttorio con relativo periodo del Terrore, ghigliottine e folle infuriate a caccia di assessori, funzionari comunali, paladini del gippone e fanatici del motorino.

Vediamone le componenti:
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La "Vecchia Guardia"
Un trio maschile che per anzianità associativa (nel senso di vecchi bacucchi) ha al fianco solo Graziana (definire "vecchia" guardia una piacente signora sarebbe però vergognoso)

  • Gianni Lopes Pegna
  • Valerio Parigi
  • Stefano Pelli
Gianni LP, acronimo del nobiliare cognome che porta con falsa modestia, affronta quotidianamente uno dei percorsi più accidentati per un ciclista: dalla zona Oberdan a Castello, senza un centimetro di pista ciclabile. Si dice sia sopravvissuto per anni solo in virtù dei superpoteri di cui dispone (fra cui la pazienza). Si mormora anche che snobbi deviazioni di pochi metri che gli consentirebbero di transitare su qualche tratto di pista ciclabile. Un temerario insomma, in contrasto con le sue doti di diplomazia.
Valerio, noto per annoiare chiunque entri in conversazione con lui con pappardelle sulla sua vita in nordeuropa, gode invece di tutti i privilegi della rete ciclabile fiorentina: ogni mattina esce di casa in zona S. Salvi (nomen est omen), imbocca la ciclabile dell'Affrico e arriva in meno di 20 minuti e in sicurezza in ufficio alla Fortezza. Si dice che possieda un SUV (un Hummer giallo) per verificare il grado di protezione della rete ciclabile e dei marciapiedi (dice lui).

Stefano è un campione dell'intermodalità: auto+bici+treno+nonsisacosa in tutte le varianti possibili e più strampalate. Le bici, fra l'altro, sono più d'una per rendere esponenziale e più complicato possibile l'interscambio. In quanto fisico in odore di Nobel viene spesso chiamato Stranamore, cosa che gli si addice bene in quel covo di pazzi del CNR e delle facoltà scientifiche dislocate a Sesto.

Le gentili signore  
La quota rosa, tutta qualità a compensare la quantità. Un bel mix di esperienza dalla fondazione e di fresca vitalità.
  • Isabella Cintolesi
  • Graziana Fiorini
Isabella è una eroica pedalatrice che raggiunge la Certosa da Rifredi sfidando  la salita, ma soprattutto un traffico bestiale su un percorso totalmente privo di ciclabili. Ha l'aria da ragazzina, ma sembra sia determinatissima e incrollabile. Grandi speranze vengono riposte nelle sua penna, e non solo in essa.
Graziana invece è una paladina del treno+bici: il fedele velocipede la attende però alla stazione SM Novella, in mezzo ad altre centinaia di cavalcature esposte alle intemperie e ai mariuoli. Forse per assonanza col suo nome viene vista talvolta in sella ad una Graziella mentre si avventura nel centro di Firenze, commettendo qutodianamente almeno una decina di quelle infrazioni senza le quali nessun ciclista riuscirebbe ad arrivare dal punto A al punto B.

"Diventeranno famosi" 
Potrebbero rovesciare in ogni momento la vecchia guardia, ma solo attirando dalla loro parte la quota rosa ...
  • Massimo Boscherini
  • Marco Merucci
  • Sergio Signanini
  • Massimo Fagioli

Marco è noto anche come intrepido conduttore di risciò alle manifestazioni di FirenzeInBici; forse grazie alle sue giovani energie che ne fanno una forza della natura, dotata però di cervello. Sembra che alla manifestazione contro la ZTL colabrodo arringasse la folla per rompere il divieto della Questura di ostacolare il traffico (abusivo) nella zona pedonale di Via Cavour e vi Martelli. Il suo eroico comportamento ha avuto eco in Consiglio Comunale.
Max il Boscoso, detto anche il bel tenebroso (fa rima!), è un iper-privilegiato della ciclabilità fiorentina: superati gli ostacoli della zona Statuto e sfuggito ai SUV anti-tramvia che gli danno la caccia, si immette sulla  fantastica  rete ciclabile fiorentina per arrivare fresco come una rosa a scuola nell'incantevole quadro di viale Michelangelo. Voci maligne dicono che sia uno dei pochi cicloattivisti ad approvare di sottobanco la progettata pista ciclo-turistica che dovrebbe da piazza Ferrucci salire sulle colline .

Massimo Fagioli viene anche detto "il ragazzo di San Frediano", richiamando alla memoria il famoso romanzo di Pratolini. Oltre che rischiare quotidianamente l'osso del collo e il furto del mezzo è, insieme a Stefano, un aficionado della bici da corsa. Dal nostro Stranamore si differenzia nettamente perchè, invece di sconvolgenti modelli matematici, è autore di un romanzo autobiografico dal titolo "Pedalabile beat".
Sergio , in quanto pseudo-architetto e abitatore delle nobili colline sopra a Firenze, non si capisce come usi la bici. Però lo fa, e non sembra solo per finta, come il famigerato sindaco di Milano che venne sorpreso mentre l'autista gli tirava fuori la bici dal bagagliaio della berlina blu, a poche centinaia di metri da Palazzo Marino. Si mormora che Sergio disponga di una bici segreta a propulsione ionica.


Ultima notizia -  5 dicembre 2008:

Il Consigliere Merucci, dopo lunga e grave latitanza, è stato ghigliottinato a furor di popolo in piazza S. Marco il giorno del signore 4 dicembre 2008.

Un pò tremante per l'emozione (ma forse più per il timore far la stessa fine) è subentrato il primo dei non eletti Francesco Baroncini, presente davanti al patibolo.


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