Sesto Fiorentino: la bici sogna ...
Qualcosa si muove a Sesto?
Curiosando sul sito del Comune di Sesto si scopre che nel 2005 ha
approvato un rapporto sulla mobilita', parte del regolamento
urbanistico, che contiene al suo interno anche un interessante capitolo
relativo alla mobilita' ciclistica. (cliccare, il file scaricabile e' di 32 MB).
La ciclabilità è poi documentata anche nel piano del traffico, il cosiddetto PGTU (cliccare, altro file scaricabile)
Non solo, tale capitolo assume nel
piano rilevanza fondamentale. Si legge infatti nell'introduzione al
rapporto: "Lo strumento principale attraverso il quale si è operata
tale verifica (sul funzionamento del sistema attuale,ndr) è stato
principalmente quello della progettazione della rete ciclabile. La sua
estensione ed i forti condizionamenti richiesti per il suo inserimento
ne hanno infatti messo in evidenza la notevole valenza ordinatrice, dalla quale potevano essere fatte dipendere gran parte delle proposte di riorganizzazione dell'intero sistema della mobilità urbana."
Cio' detto, non tutto e' rose e fiori, dato che il progetto di rete
ciclabile e' un progetto di medio-lungo termine, e manca una sia pur
minima tabella di marcia relativa. Inoltre, e' completamente assente un
piano della sosta per le bici.
D'altro canto, il piano mette su carta alcuni punti fondamentali, non sempre ovvi in questo paese:
1- Considera che le piste ciclabili devono servire i poli attrattori
nel contesto urbano: "Il progetto sviluppato per Sesto Fiorentino,
(...) mira infatti a costruire una rete portante completa ed estesa all'intera città, servendo tutte le relazioni urbane fondamentali
(...)".
2- Sottolinea la necessità di coordinamento con i comuni vicini e lo
sviluppo di direttrici extraurbane, come si nota anche dall'elenco
delle
ciclovie: "Esso inoltre individua le principali direttrici di
connessione con i comuni contermini (Campi, Firenze e Calenzano), con i
quali dovrà opportunamente coordinare progettazione e fasi di attuazione.(...) Progettazione di una rete di percorsi ciclabili protetti assai ramificata e capillare, capace di assicurare (...) una adeguata difesa dei principali collegamenti extraurbani"
3- Afferma con forza la possibilità di istituire "contromano" per le
bici: "Risulta in particolare dalle norme l'impossibilità di realizzare
piste ciclabili con corsie riservate realizzate contromano al senso di
circolazione di strade a senso unico, senza prevedere una separazione
fisica delle stesse. Resta
invece la possibilità di prevedere in tali casi l'istituzione di
percorsi ciclabili contromano, con il conseguente obbligo di prevedere
contestuali interventi di moderazione del traffico veicolare."
4- Per la moderazione del traffico prende finalmente in considerazione
i cosiddetti "cuscini berlinesi", che rallentano le auto senza
ostacolare i ciclisti.
5- Pone attenzione alla segnaletica di indicazione: in assenza di norme
italiane, guarda alle esperienze straniere (olanda,svizzera).
6- Da' importanza delle caratteristiche tecniche delle piste
principali, che devono permettere di muoversi velocemente: "Per tali
itinerari saranno da ricercare caratteristiche geometriche e funzionali
relativamente elevate, tali in particolare da consentire una buona velocità commerciale ai ciclisti che effettuano spostamenti di medio-lungo raggio (> 2 km)."
7- Oltre alla rete dei percorsi principali, prevede l'istituzione di una vasta rete di pecorsi secondari.
Infine,il merito principale e' forse quello di prevedere nel dettaglio
il percorso delle 10 ciclovie principali con le relative soluzioni
architettoniche da adottare:
ciclovia 1: Prato Firenze
ciclovia 2: Dorsale Nord
ciclovia 3: Dorsale Sud
ciclovia 4: Ginori Centro Quinto basso
ciclovia 5: Quercieto Ginori Piana
ciclovia 6: Quercieto Stazione Piana
ciclovia 7: Colonnata S. Lorenzo Piana Piagge
ciclovia 8: Colonnata Università Osmannoro
ciclovia 9: Quinto alto Università Piana Arno
ciclovia 10: la Mezzana
Non resta che cominciare a tampinare il Comune di Sesto, per evitare
che tutto questo resti solo nel libro dei sogni. Anche perche', come
segnala il rapporto: "L'impatto sulla città del progetto sarà dunque
notevole, e questo richiederà di accompagnare le fasi attuative con una
parallela iniziativa di tipo culturale-educativa, che consenta ad una
domanda oggi sostanzialmente 'latente' di emergere, di rafforzarsi e di
formare il necessario consenso per politiche che sarebbero altrimenti
interpretate come inutili ed ideologicamente limitative degli spazi di
libertà dell'automobile."

La ripresa aerea con le ciclabili di Sesto Fiorentino in rosso e blu
Oltre al link ufficiale ce n'è anche uno non istituzionale in cui si parla fra l'altro di piste ciclabili. La pianta delle ciclabili raffigurata proviene da quel sito.I due ink per esteso:
http://www.sestofiorentino.info/blogger/labels/piste%20ciclabili.html
http://www.comune.sesto-fiorentino.fi.it/reg-urb_web/Relazione_allegati/Allegato_2_rapporto_sulla_mobilita.pdf