Bye bye, 2022


Finisce il 2022, e qualcuno dirà “finalmente”. Anche stavolta ho voluto ripercorrere a grandi linee quello che abbiamo vissuto, perché la fretta, gli impegni e le preoccupazioni ce lo fanno dimenticare, ma ricordare è importante.

Gennaio
L'anno comincia con la prima vittima della strada in città: un pedone, ma fa meno clamore di qualche monopattinatore sul marciapiede. Polemica per la ruota panoramica: deve essere smontata alla fine del periodo che le era stato concesso, e senza proroghe: sono problemi, vero?

Febbraio
Nuova pista a Peretola: diventa un po' più corta (di 200 metri), ma la sostanza non cambia, no? L'Ue decide che gas e nucleare sono energie rinnovabili o almeno ecologiche: mi chiedo dove e cosa abbiano studiato durante le ore di fisica e chimica a scuola. Da noi non va meglio: la tutela dell'ambiente entra nella Costituzione mentre si rilanciano le trivellazioni in cerca di idrocarburi.
Comincia anche la guerra, con tutte le contraddizioni che viviamo ancora adesso.

Marzo
Ripartono i cantieri del tram, un poco alla volta. Finalmente il progetto di riqualificazione dello stadio: originale, ma la copertura sembra un gigantesco tagliere. Qualcuno si domanda come fare a sostituire il gas russo, ma non è facile... nemmeno oggi, dopo quasi un anno. Intanto la benzina aumenta, insieme a tutti gli altri prezzi: qualcuno stima 13.000 auto in meno a Firenze a causa del caro-carburanti.
Annunciati i nuovi autovelox (servono solo per la sicurezza, dice l'assessore: e a cos'altro potrebbero mai servire?) e la fine dei lavori alla pensilina della stazione per settembre...

Aprile
Ora o mai più, dice l'Onu sulla crisi climatica, mentre i quattro nuovi autovelox creano la prima puntata della crisi velocistica: fotografano chi supera il limite, e questo turba gli animi più sensibili.
Trovata la soluzione per la tramvia al polo scientifico: non passerà dal polo, ma arriverà solo una “staffa” fino al nuovo liceo, poi i ragazzi potranno fare due passi (due per due per due per due per due per due per due...) fino alle loro sedi di studio: sono giovani, un po' di moto gli farà bene...
Accordo per avere più gas dall'Algeria, mentre la Ztl notturna brancola nel buio: auto parcheggiate ovunque. Il Tar cancella ancora una volta l'obbligo del casco per i monopattinatori maggiorenni.
Finalmente apre la passerella tra Badia a Settimo e San Donnino.

Maggio
Ripartono gli incentivi per le auto, mentre in città il rosso va di moda, tanto che nei primi quattro mesi i pochi impianti che registrano il passaggio con il rosso (nove, mi pare) hanno rilevato oltre 6.300 infrazioni: non oso immaginare cosa succeda in tutti gli altri incroci... anzi, sì, lo so benissimo. Il ministero dei trasporti (che si chiamava della mobilità sostenibile) prevede 2,6 miliardi di euro da investire in ciclovie. Nel frattempo, si torna a parlare delle scale mobili per raggiungere il Forte Belvedere.

Giugno
La Ue conferma lo stop alle auto a benzina e gasolio nel 2035. Piombino, sede designata dal Governo per ospitare un rigassificatore galleggiante, non ci sta e iniziano le proteste. Ripartono le centrali a carbone per sganciarsi dal gas russo: dalla padella alla brace.

Luglio
La commissione trasporti dell'Ordine degli Ingegneri rilancia la proposta del passaggio della tramvia dal duomo, ma Sindaco e commercianti dicono di no: una passeggiata di 2 o 300 metri fa bene... di solito agli altri, vero? Un pezzo del ghiacciaio della Marmolada si stacca e travolge e uccide una ventina di persone, ma non parlate di cambiamento climatico.

Agosto
Si parla di riduzione dei consumi di gas per ridurre la dipendenza dalla Russia, ma non mi pare di aver visto grandi iniziative. Polemiche per il concertone da spiaggia di Viareggio: sarà sostenibile o no? Io un'idea ce l'ho, ma non la dirò, per non passare da econazista. La siccità prosciuga i fiumi in tutta Europa, tanto che sul Reno le imbarcazioni devono ridurre il carico del 30% a causa della diminuzione del livello del fiume. Arrivano le “zone 30” in città, ma nella maggior parte dei casi si tratta di cartelli e adesivi con il “30” appiccicati sulla strada: secondo voi funzioneranno?

Settembre
Dopo le vacanze riparte il tormentone sugli autovelox: cattivi, cattivi, cattivi. Poco importa che vengano fotografati quelli che superano il limite di velocità. I nuovi hub del trasporto su gomma provocano proteste... sono lontani dal treno e scomodi.

Ottobre
Un'auto travolge e uccide un fattorino in motorino: tutti si scagliano (giustamente) contro le piattaforme che spremono i lavoratori, ma io faccio presente che la strada resta un luogo pericoloso per lavorare o anche solo per spostarsi. Come in un grave caso di schizofrenia, si piange una vittima della strada in una pagina e in un'altra si piange per le multe dei nuovi autovelox (quattro, precisi e spietati, titolava un quotidiano), come se incidenti stradali e velocità eccessiva non fossero collegati. Come uno zombie, ritorna sui giornali il ponte sullo stretto.

Novembre
Ennesimo flop alla Cop. Proteste contro lo scudo verde: chi deve arrivare in città si lamenta delle limitazioni che saranno imposte, anche se per ora non mi pare ci sia ancora niente di ufficiale. Un furgone si incastra nel ponteggio del cantiere della pensilina della stazione: probabilmente l’autista aveva letto che il cantiere sarebbe stato chiuso a settembre, e ci aveva creduto. Un'inchiesta giornalistica scopre che le zone 30 sono ignorate quasi ovunque: qualcuno aveva dei dubbi?

Dicembre
Sono annunciati risultati promettenti per la fusione nucleare, ma manteniamo la calma: se tutto va bene ci vorranno ancora trent'anni di studi e sperimentazioni. Nel frattempo, la strada è la solita: energia rinnovabile e riduzione dei consumi. Si ipotizza il pedaggio in Fi-Pi-Li, ma solo per i camion; inoltre, per l'anno nuovo sono previsti altri cinque chilometri di piste ciclabili.

Auguri per il prossimo anno!
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