Sostenibilità volante
giovedì 26 maggio 2022 | di Patrizio Suppa
Le vacanze stanno arrivando, almeno per chi può, e ho letto con curiosità alcune informazioni sul futuro più o meno prossimo del trasporto aereo. Passata la pandemia, non è andato tutto bene e quindi il trasporto aereo produce circa il 2,1% delle emissioni umane mondiali. Detta così non sembra un granché, ma leggere che l'1% della popolazione mondiale produce la metà delle emissioni del trasporto aereo sembra un po' più angosciante. Ci sono alcune iniziative per ridurre l'impatto ambientale dei voli, e quello che potrebbe fare la differenza è il Saf (sustainable aviation fuel), un combustibile che dovrebbe produrre meno emissioni, ma... spesso è fatto utilizzando anche l'olio di palma, il che rende il prodotto non proprio sostenibile. In questo momento è comunque la soluzione più avanzata: dal 2025 l'Ue vorrebbe far usare il 2% di Saf per ogni aereo in partenza da un aereoporto dell'Unione. Sono stati esperimenti anche alimentando i velivoli a idrogeno o a batteria, ma c'è ancora da lavorare. Un altro sistema per ridurre le emissioni è la riduzione o eliminazione della prima classe o della business, che a parità di spazio occupato sull'aereo possono trasportare meno passeggeri... ma questo dipende dalla politica commerciale della compagnia, no? Alla fine, i consigli per rendere meno inquinanti i nostri prossimi viaggi in aereo sono i soliti: evitare i voli aerei, se possibile; fare vacanze più lunghe per evitare troppi spostamenti; usare il treno o il bus o, al limite, persino l'auto.
|