Investimenti
mercoledì 18 maggio 2022 | di Patrizio Suppa
Ieri l'altro le Ferrovie hanno presentato un piano di investimenti di 190 miliardi, di cui 9 in Toscana: principalmente il tunnel fiorentino dell'alta velocità, ma anche il potenziamento della Rovezzano-Arezzo, della Empoli-Siena e della Pistoia-Lucca, oltre all'acquisto di 85 nuovi treni regionali, aumento delle fermate e così via. Potrebbe essere l'occasione per rendere le stazioni più accoglienti per i ciclisti: basterebbe installare ascensori un po' più grandi oppure installare delle banali canaline ai lati delle scale dei sottopassaggi... Guardando gli altri dati, mi sorprende che un quarto degli investimenti toscani sarà usato... per le strade: eh sì, visto che Anas fa parte delle Ferrovie, gli investimenti ferroviari potrebbero cascare sulle infrastrutture del trasporto gommato... Non solo: grazie alla “valorizzazione” ci saranno da sviluppare alcune aree ferroviarie cittadine: le ex Officine di Porta a Prato, la zona intorno alle stazioni di Pisa e Arezzo e i vecchi scali merci di Massa e Lucca. Domanda: se l'ideale è spostare il trasporto delle merci dai camion alla ferrovia, che senso ha dismettere gli scali merci in prossimità dei centri urbani, come tra l'altro è già stato fatto a Porta a Prato? Forse sono argomenti buoni per qualche convegno, ma sotto sotto non ci crede nessuno?
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