Il dito e la luna 7



Leggendo i dati del rapporto annuale della Polizia Municipale presenti nel comunicato stampa comunale, mi hanno colpito alcuni numeri delle attività: 180 sanzioni per guida sotto gli effetti di alcol e/o droga e 939 per l'uso di apparecchi alla guida.
Io non so quanti siano gli autisti che guidano in stato di alterazione, ma vedo benissimo quelli che guidano con il telefono in mano con lo sguardo che fissa il vuoto o lo schermo... per poi dirti “scusami, non ti avevo visto...”.
Se ragionassimo con la pancia, ci scaglieremmo contro l'uso di alcol e droghe da parte di chi guida, aumentando le multe, le pene, i sequestri... che vanno benissimo, ma coprono una parte limitata del problema visto che la maggior parte degli incidenti avviene con conducenti sobri, di giorno e con la strada asciutta: nel 2020 negli oltre 40.000 incidenti con lesioni osservati da carabinieri e polizia, il 9,2% e il 3,5% degli autisti coinvolti era sotto gli effetti rispettivamente di alcol o droghe.
Lasciamo alla pancia il suo nobile lavoro, e per pensare usiamo il cervello, che è naturalmente più adatto: l'uso del telefono alla guida deve essere perseguito con maggior costanza, usando anche le telecamere, se serve. Sono state fatte 939 multe in tutto l'anno, che in pratica sono due e mezzo al giorno: se vado in bici da qualche parte, a volte in mezz'ora mi capita di vederne di più! Basterebbe mettere un paio di vigili ad un incrocio e lasciarli lì un paio d'ore, a guardare nell'abitacolo di chi passa e ad appuntarsi la targa se necessario. Oppure ci sono gli autovelox di ultima generazione, che scattano foto frontali in alta definizione e possono verificare anche se c'è la cintura allacciata.
I sistemi si sarebbero: perché non sfruttare la tecnologia per salvare vite umane?

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