Ma che colpa abbiamo noi 38
venerdì 16 aprile 2021 | di Patrizio Suppa
Insieme alle banalità sul casco obbligatorio per i ciclisti, ce n'è pure un'altra, interessante quasi quanto la prima: i ciclisti non devono andare sulle preferenziali perché rallentano il servizio pubblico. E' una canzoncina che ogni tanto torna fuori e abbracciata da tanti, ma che fa a cazzotti con la realtà: la velocità commerciale di un bus è circa 13 km/h, la mia, in bici, è 17-18. Non è quindi un caso che se passo in una strada stretta e mi trovo un bus davanti, è lui che mi rallenta. Però, curiosamente, nella narrazione generale i ritardi dei bus sono causati da ciclisti impertinenti che si ostinano a passare sulle preferenziali, soprattutto dove l'alternativa sarebbe fare un giro molto più lungo: avete presente via degli Arazzieri? Viva il servizio pubblico, sia chiaro, ma non date la colpa ai ciclisti se i bus sono in ritardo: in tante città, in Italia e in Europa, i ciclisti possono percorrere le preferenziali e nessuno si straccia le vesti...
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