Faccio ammenda, ma francamente non avevo mai pensato che andare in bici la sera potesse essere problematico. Specialmente per le donne. Non è sessismo, ma ho letto un articolo, grazie al servizio di traduzione sul web, dove ad Utrecht, in Olanda, due ragazze della locale associazione di ciclisti hanno voluto aprire una discussione sulla sicurezza del circolare in bici, da sole, di notte.
Dopo una serie di aggressioni in una determinata zona della città, la polizia ha consigliato alle donne di non andare più da sole in bici, come se la colpa fosse di chi va in bici, non dell’aggressore.
Le due ragazze hanno messo su un
banchetto dove raccogliere le storie di chi si sentiva insicuro a pedalare da solo di sera, e permesso di telefonare ad un numero speciale (meefietslijn) per parlare con loro mentre percorrevano un tratto di strada percepito come insicuro: parlare con qualcuno mentre stavano pedalando ha reso il viaggio più rilassante.
Quella che doveva essere un’iniziativa “spot” ha avuto un enorme successo, tanto che stanno pensando di chiedere che venga aperta una linea disponibile per i ciclisti a cui si possa telefonare prima di passare in una zona che, per qualche ragione, al buio possa incutere timore.