Una percezione differente
mercoledì 17 febbraio 2021 | di Patrizio Suppa
Il Sindaco è stato coraggioso ad accompagnare la consigliera comunale disabile da casa fino a Palazzo Vecchio: ha potuto toccare con mano gli ostacoli che normalmente incontra chi ha qualche disabilità e voglia vivere in autonomia. In una città antica ci sono tanti ostacoli, ma la mia impressione è che anche la modernità ci metta del suo: pensiamo agli scivoli dei marciapiedi usati come comodi parcheggi, pali messi a caso sui marciapiedi, buche e pietre sconnesse, e anche biciclette e (adesso) monopattini. E che dire poi delle interruzioni segnalate all'ultimo metro su ciclabili o marciapiedi? Con la bici ci si può arrangiare, ma in carrozzina? A me è capitato anche di vedere che in qualche caso gli ultimi lavori tramviari, quindi roba di due o tre anni fa, hanno lasciato alcuni scivoli con uno scalino, come sul percorso pedo-ciclabile del ponte di via dello Statuto: una contraddizione in sé. Stavolta. dopo una segnalazione lo scalino è stato limato un poco, ma non so quanto sia migliorato il passaggio per una carrozzina. Pensiamo poi alle piste ciclabili: chi si muove con una carrozzina motorizzata le usa, ma quante di queste sono troppo strette? E nel pensare quelle nuove, chi se ne ricorda? Il problema è noto almeno da una ventina di anni e tanto è stato fatto, ma... giusto per capirci, leggendo un vecchio articolo si scopre che, per la riduzione delle barriere architettoniche, nel 2002 il Comune stanziava un milione di euro, oggi settecentomila.
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