Non li previene tutti
mercoledì 2 dicembre 2020 | di Patrizio Suppa
In questi giorni ho visto lo spot pubblicitario di una casa automobilistica svedese di proprietà cinese... E' uno spot diverso dal solito, forse ambiguo. Un gippone viaggia tranquillo e sicuro in città, la voce fuori campo dice le solite cose, ma alla fine appaiono dei ciclisti e si capisce che la voce era di loro, dei pedalatori. Nella versione da 30 secondi, il gippone si vede per metà tempo, mentre nella rimanente parte ci sono loro, i ciclisti: incredibile, no? Lo spot pubblicizza il “Cyclist detection di serie”, e mi fa un po' impressione pensare che un'auto debba avere un rilevatore di ciclisti, come fossimo una fuga di gas o un corpo estraneo. La voce fuori campo alla fine ci conferma che è di un ciclista: “per la sicurezza di ognuno di noi”. Ho visto che altri spot simili della stessa auto hanno per protagonisti anche i pedoni e i podisti. Finalmente si parla di un auto senza indugiare sulla velocità, ma sulla sicurezza. Però... per onestà intellettuale dovrebbero scrivere a caratteri molto più grandi quello che invece è scritto piccolissimo (tipo clausole dei contratti di zio Paperone): il sistema di sicurezza “non previene tutti gli incidenti e non esonera comunque il conducente dal prestare la massima attenzione durante la guida”. Non vorrei che qualcuno acquistasse quest'auto pensando che riesca a compensare le scemenze fatte dall'autista: non è così, l'unica intelligenza utilizzabile (se disponibile) è quella di chi guida.
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