Emergenze variabili




Potrei sembrare noioso, ma penso di esserlo davvero: è uscito l’ennesimo rapporto che mette in relazione l’inquinamento dell’aria con le morti premature in Europa, elaborato dalla European Public Health Alliance, un raggruppamento di un’ottantina di associazioni medico-sanitarie.
Il risultato è il solito: l’inquinamento da traffico uccide e, oltre a quello umano, in questo documento ha anche uno sgradevole costo monetario.
Dico sgradevole perché su argomenti come questo i soldi non dovrebbero entrare.
In ogni caso, i motori diesel sono i principali accusati di queste emissioni. Quali sono gli agenti inquinanti pericolosi presi in considerazione? Sempre loro: polveri sottili, ossidi di azoto e ozono
Le polveri (PM10 e PM2,5) hanno una grande parte in questo problema. Mentre le PM10 possono essere generate anche dall’usura di freni e pneumatici, le altre escono direttamente dai tubi di scappamento. Le polveri ultrafini (PM0,1) possono essere emesse anche dai motori di aereo.
Sono state prese in considerazione oltre quattrocento città in Europa (più Gran Bretagna, Svizzera e Norvegia). Per qualche oscuro motivo tra le oltre cinquanta città italiane ci sono Pisa, Novara e Barletta, ma non c’è Firenze. Roma ha il primato del più alto costo dell’inquinamento (oltre 4 miliardi di euro), ma Milano ha il valore più alto procapite: più di 2800 euro per abitante.
Se volete, continuate a non chiamarla emergenza.
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