Facciamo un attimo un po’ di ripasso: ricordate qualche mese fa quando tutti dicevano “non sarà più come prima”, “dobbiamo cambiare modello”, “è un segnale che il nostro stile di vita non va”… ok, fatto.
Adesso che siamo pronti, possiamo anche leggere la notizia che vicino a Marradi verrà costruito uno stabilimento che imbottiglierà acqua di sorgente nel “cartone”. Scrivo cartone per capirci, anche se so benissimo che si tratta di un mix di materiali (il 70% almeno è vegetale, dicono) che è laborioso da riciclare, anche se gran parte è carta. L’operazione dovrebbe portare da 10 a 30 posti di lavoro… che non si buttano mai via, ma a quale prezzo?
Per cominciare, non si tratta di acqua minerale, ma acqua di sorgente microfiltrata, con la composizione dei sali contenuti variabile in base al destinatario… perché, da quello che ho letto, più che l’acqua in sé, il progetto mira a usare il contenitore come veicolo pubblicitario.
Facciamo quindi un ragionamento: ammesso e non concesso che sia ecologico avere un contenitore di poliaccoppiato rispetto ad uno in Pet, usarlo per metterci dell’acqua mi pare uno spreco: non ci hanno forse riempiti di borracce da riempire a nostra volta con l’acqua del rubinetto?
Se poi penso che quell’acqua deve partire da Marradi e intasare di camion le strade dell’alto Mugello per arrivare chissà dove, beh, mi sorge davvero la domanda: chi è Greta?