Punti di vista 4
martedì 4 agosto 2020 | di Patrizio Suppa
Qualche giorno fa un articolo di giornale raccontava che in questo periodo in Italia abbiamo i prezzi dei carburanti più bassi degli ultimi anni. Visto che l’articolo era nella pagina economica, i commenti riguardavano la soddisfazione della ripresa dei consumi, “spinta” dal basso costo dei carburanti, e a causa della previsione di un minor consumo di circa 5 miliardi di litri, la preoccupazione era per il calo degli introiti statali, perché, come sappiamo, buona parte del prezzo di benzina e diesel è costituito da tasse. L’articolo concludeva con l’ipotesi di un nuovo aumento del prezzo del petrolio con il nuovo anno, in virtù della ripresa economica post-epidemica e della diminuzione della produzione. Neanche una riga sull’argomento, ma pensando che un litro di benzina produce 2,34 kg di CO2 (uno di gasolio 2,61), consumare 5 miliardi di litri di carburante in meno ci risparmierà l’emissione di oltre dieci milioni di tonnellate di gas serra: la notizia migliore non era menzionata.
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