Il treno (notturno) dei desideri
venerdì 31 luglio 2020 | di Patrizio Suppa
Mi ha fatto piacere leggere un articolo che raccontava del ripristino dei treni notturni in Europa. Con l’aumento della sensibilità ambientale prima e dei rigidi controlli attuali, i voli aerei attirano meno persone, e vista la richiesta di alternative, molte aziende ferroviarie hanno riavviato il servizio notturno. Che nel corso degli anni i treni notturni siano stati praticamente eliminati è un po’ uno scandalo. Alcuni mesi fa ho fatto un viaggio notturno con uno degli autobus verdi, e sono rimasto scioccato nel vedere quanta gente ci fosse alle tre di notte a Bologna in attesa di una coincidenza verso qualsiasi destinazione in Italia o in Europa, sui bus verdi o quelli di altre compagnie. Le persone continuano a spostarsi anche di notte, e la cancellazione dei treni notturni ha lasciato spazi ad altri che suppliscono il servizio pubblico. Sui treni notturni è auspicabile anche il trasporto della bici al seguito, un servizio che è sparito dal mitico Firenze-Monaco, mentre c’è l’assurdo del treno Livorno-Vienna, che trasporta auto e moto ma non le bici… Ho letto che in Europa ci sono già alcune tratte interessanti, anche se non so se ci sia il trasporto bici, come la Stoccolma-Berlino o la Bruxelles-Vienna. Ho viaggiato alcune volte in cuccetta o vagone letto, e devo dire che mi sono trovato abbastanza bene: avevo la bici al seguito e, viaggiando di notte, arrivavo di buon mattino pronto a partire per il mio viaggio. Infine, se i governi di vario livello abolissero le sovvenzioni alle compagnie aeree dirottandoli verso il trasporto ferroviario notturno, questo servizio potrebbe davvero diventare universale. Vista l’emergenza climatica, c’è da augurarselo.
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