Il futuro ci richiede energia a impatto zero: perché gli idrocarburi presto o tardi finiranno, per ridurre le emissioni inquinanti di carbone, petrolio e derivati, per fermare, o almeno provarci, il cambiamento climatico.
Questo significa ridurre i consumi e poi abituarci a vedere pannelli fotovoltaici e pale eoliche.
Proprio queste ultime sono al centro delle polemiche dalle parti di Riccione: un progetto prevede la creazione di un
parco eolico di 59 turbine alte 125 metri e posizionate tra i 10 e i 22 km dalla riva.
Produzione prevista: 330 megawatt. La strada del futuro va in quella direzione.
Ai contrari, vorrei fare due domande. La prima è che cosa hanno votato (o non votato) al referendum contro le trivelle di pochi anni fa. La seconda è quanta energia consuma in un giorno tutto l’apparato turistico della riviera romagnola, o anche solo di Riccione. Poi mettiamoci a ragionare se queste pale sono belle, brutte o semplicemente utili.