Non siamo remunerativi
lunedì 2 marzo 2020 | di Patrizio Suppa
Siamo arrivati all’addio (o all’arrivederci, chissà): uno dei fornitori del servizio di car sharing abbandona la nostra città, dopo Londra, Bruxelles e quelle del nord America. Uno dei motivi dell’abbandono, almeno nella nostra città, è che gli spostamenti sono troppo brevi, e la causa potrebbe essere la dimensione ridotta della città stessa e anche lo scarso traffico. Per la prima ipotesi sono d’accordo, ma per la seconda avrei qualcosa da obiettare: stiamo parlando della stessa città dove si passano 195 ore all’anno in coda (fonte: Agenzia europea per l’ambiente)? Non sono sicuramente un genio della finanza, ma credo che alla fine l’auto condivisa abbia un mercato limitato, visti i costi: è chiaro che mettendo tutto insieme (costo di carburante, assicurazione, manutenzione e costo dell’auto stessa) è sicuramente più conveniente il car sharing, soprattutto per un uso sporadico, ma 20-30 centesimi al minuto possono fare una certa impressione, anche se ingiustificata. E’ sempre la solita lotta tra la realtà e la sua percezione...
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