Come è naturale che sia, chi vuol comprare qualcosa cerca di tirare sul prezzo del venditore, finché i due trovano un accordo o lasciano perdere. E' questo quello che sta succedendo intorno al nuovo stadio, con la differenza che il terreno in vendita non è del venditore, ma è nostro... e come tale è soggetto alla legge, per le regole di vendita e per la valutazione.
Queste sono le regole, e non mi pare uno scandalo: servono (o dovrebbero servire) a tutelare i beni e l'interesse pubblico. Lamentarsi per la valutazione troppo alta del terreno dell'area Mercafir mi pare poco serio, visto che comunque si tratta di uno dei pochi spazi rimasti liberi (o liberabili) in città: chi vive tutti giorni nel mondo degli affari dovrebbe sapere meglio di me che le valutazioni le fa il mercato, la domanda e l'offerta: puoi sognare di voler pagare un bilocale a Firenze come se fosse sull'appennino mugellano, ma se non ce ne sono a quel prezzo... un motivo ci sarà.
Il nuovo stadio alla Mercafir mi sembrava una forzatura già una decina d'anni fa, così come mi sono sempre sembrate bizzarre le giustificazioni di voler togliere il caos dal Campo di Marte senza dire che si sarebbe semplicemente spostato a Novoli.
Detto questo, adesso è partito il “casting” per cercare un terreno in un altro comune per fare lì il nuovo stadio. Io non sono un urbanista, ma l'idea che da un giorno all'altro si possa decidere di fare uno stadio in un posto qualsiasi, infischiandosene di un minimo di pianificazione urbanistica di area metropolitana e delle conseguenze che questo potrebbe avere (spostamenti, collegamenti con i mezzi pubblici, occupazione di suolo) mi preoccupa davvero, con la pianificazione metropolitana di traffico e parcheggi completamente stravolta. Come ho già scritto, è bizzarro fare gli ambientalisti contro l'aeroporto per poi volere consumare suolo con lo stadio e i suoi accessori, no?
In questa situazione Firenze tace, anche se non è difficile immaginare che in questi giorni qualcuno abbia continui travasi di bile.
Io lancerei due proposte: la prima è di ammodernare lo stadio della Rondinella, alle Due Strade: senza vincoli della soprintendenza, con un'atmosfera intima e familiare, per pochi spettatori, ma buoni e motivati.
La seconda è ancora più suggestiva: se l'aeroporto di Firenze è a Pisa, perché non farci anche lo stadio? Anzi, usiamo lo stadio c'è già, e si chiama arena ben prima di quello di Monaco. E' anche intitolato a Garibaldi, un personaggio che finalmente unifica e non divide. Guardiamo avanti, con una visione metropolitana, anzi, almeno regionale.