Espropriati
venerdì 20 dicembre 2013 | di Patrizio Suppa
E’ uno snodo fondamentale delle ciclabili fiorentine, ma non riscuote lo stesso livello di indignazione che suscitò la chiusura della pista alla Fortezza: sto parlando del viale Belfiore. Certo, in questo caso si può fortunosamente riuscire a passare tra lampioni, radici affioranti, paletti e così via, mentre allora "fisicamente" non si poteva. Qui, come dicono i cartelli, la pista non c'è più. Eppure… eppure siamo sempre lì: la pista è interrotta a causa di un cantiere, e questo è bloccato da anni (mi pare che siamo in queste condizioni dal 2006…). E’ possibile che una utilità pubblica (pista e marciapiede) siano vincolati a questioni private? E’ possibile che la “città della bellezza” possa stare ancora con un cantiere inconcludente, il cui unico scopo sembra essere quello di creare degli spazi per le pubbliche affissioni?
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