10 cose che i ciclisti vorrebbero che ogni automobilista sapesse


Il seguente articolo, scritto da Jemma Nimick, è stato originariamente pubblicato su See.Sense. L'articolo originale (in inglese) potete leggerlo qui. Alcuni riferimenti normativi sono - ahinoi - validi solo nel Regno Unito.

Pedalate nel parco con la famiglia, giratine in strade tranquille nel fine settimana, fermarsi per quel caffè da asporto mentre vai a lavoro o durante la pausa pranzo - sono scene ormai comuni. È semplicemente fantastico vedere in questi giorni così tante persone che si godono il loro tempo in bicicletta.

Tuttavia, con l'aumento dei ciclisti per le strade, molti dei quali tornati in sella dopo molto tempo - i nostri clienti ci hanno comunicato (in particolare attraverso la nostra campagna #SeeSenseReport) e noi stessi possiamo confermare che l'atteggiamento aggressivo di (alcuni, non tutti) gli automobilisti è ingiustamente in crescita.

Pertanto, con il rischio di predicare ai convertiti, pensiamo che questo sia il tempo ed il luogo per condividere questa riflessione. E, diciamocelo pure, probabilmente abbiamo tutti avuto una discussione accesa con un amico non-ciclista. Ecco quindi le 10 cose che vorremmo che tutti gli automobilisti sapessero (e che avremmo sperato di non dover spiegare di nuovo)...

1. I CICLISTI SONO, PER LA MAGGIOR PARTE, ANCHE AUTOMOBILISTI.

Vogliamo che questo sia il primo punto - non è uno scenario "noi contro di loro". Gran parte dei ciclisti guida anche l'auto. Solo perché gli piace la bici non li rende automaticamente anti-auto.

E sfatiamo il mito delle tasse di circolazione e dell'assicurazione - la manutenzione stradale è pagata con la tassazione ordinaria, ed i ciclisti che pagano le tasse pagano anche per le strade. Inoltre, molti appassionati della bicicletta hanno un'assicurazione che copre loro stessi e le loro bici (ad esempio i tesserati FIAB N.d.T.).

2. LE STRADE NON SONO STATE COSTRUITE SOLO PER LE AUTO.

Come ha scritto Carlton Reid su The Guardian "Molti automobilisti pensano che le strade siano state costruite per loro. In realtà, le auto sono le ultime arrivate nel traffico".

Siamo tutti utenti della strada, per favore condividiamo lo spazio con rispetto reciproco.

3. I CICLISTI NON POSSONO SEMPRE USARE LE PISTE CICLABILI

Per quanto ci piacerebbe che ci fossero più infrastrutture ciclabili sulle nostre starde (davvero, sul serio lo vogliamo) - ci sono una serie di motivi per cui i ciclisti non sono sempre sulle ciclabili. Molte ciclabili non sono progettate a modo, ci possono essere dei vetri per terra oppure ci possono essere degli ostacoli (spesso un'auto parcheggiata). E comunque se viaggi a più di 30 km/h non dovresti essere su una ciclabile (Fonte: Dipartmento dei Trasporti britannico).

4. I CICLISTI NON SONO SOLO DEI FUORILEGGE CHE PASSANO CON IL ROSSO

Quante volte avete visto un automobilista che usa il telelfono mentre guida? I ciclisti mediamente sono più rispettosi del codice della strada rispetto agli automobilisti (Fonte: Forbes). Quindi è scorretto dire che "tutti i ciclisti passano con il rosso".

5. INDOSSARE ABITI AD ALTA VISIBILITÀ NON È UN OBBLIGO DI LEGGE.

La visibilità, anche di giorno, è una priorità per noi alla See.Sense. Ma essa non è un obbligo di legge, come invece sono le luci (Fonte: Cyclelaw). E di sicuro non vi autorizza a urlare contro chiunque non indossi abiti ad alta visibilità.

6. PEDALARE AFFIANCATI È PER LA VOSTRA SICUREZZA, PER RENDERE I SORPASSI PIÙ AGEVOLI.

Se ci pensate, in circostanze normali è più veloce superare un gruppo di ciclisti che viaggiano affiancati a due a due, che non una lunga serie di ciclisti in fila indiana. È perfettamente legale per i ciclisti viaggiare affiancati. Questo video spiega chiaramente cosa fare (e cosa non) per chi volesse pedalare affiancati.

7. I SORPASSI RAVVICINATI SONO DAVVERO PAUROSI

E super pericolosi. Sempre più spesso le forze dell'ordine sanzionano gli automobilisti che non lasciano 1,5 metri nel sorpassare (dipende dalla zona) il che è un bene. Tuttavia dalla nostra indagine #SeeSenseReport risulta che i sorpassi ravvicinati continuano ad essere una delle esperienze più comuni tra i nostri clienti - e la cosa deve finire. Quindi, se leggi queste righe, ricordati di lasciare spazio ai ciclisti.

8. I CICLISTI NON CAUSANO GLI INGORGHI

Non sei bloccato nel traffico - tu sei il traffico. Le piste ciclabili non causano ingorghi: sono anzi parte della soluzione (Fonte: The Guardian). Pensaci bene e capirai perché.

9. ANDARE IN BICICLETTA STA DIVENTANDO SEMPRE PIÙ DIFFUSO, QUINDI FATECI L'ABITUDINE

Nel suo ultimo comunicato, il Segretario per i Trasporti (l'equivalente britannico del Ministro dei Trasporti N.d.T.) ha dichiarato che "c'è stato un incremento del 70% nell'uso della bicicletta, sia che fosse per sport, o per spostamenti necessari come ad esempio per fare la spesa". Il traffico motorizzato si è dimezzato ed è rimasto a circa il 50% di quel che era prima della quarantena, e il trasporto pubblico è fermo al 10% dei livelli precedenti. La bicicletta è in crescita, ed è qui per rimanere.

10. I CICLISTI SONO ESSERI UMANI.

I ciclisti sono persone, non un ostacolo in bici che hai fretta di superare.

I ciclisti, questi pedalatori non inquinanti avvolti nello spandex (o anche in abiti civili) suscitano un'animosità senza uguali tra gli automobilisti. Come gruppo di appassionati di ciclismo (e con noi le nostre migliaia di clienti) pensiamo che sia l'ora di chiedere: perché? E che sia l'ora di condividere questi 10 punti che gli automobilisti (e chiunque altro) dovrebbero conoscere - ancor più nell'attuale boom della bicicletta.

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Speriamo che questo articolo non vi sembri troppo negativo o pessimista, non possiamo credere che alcuni di questi punti avessero ancora bisogno di essere spiegati, eppure eccoci qui. Dunque, se tra i vostri conoscenti c'è chi avrebbe bisogno di leggere questo articolo, condividetelo con loro. E se tra i vostri conoscenti c'è chi ha da poco cominciato ad andare in bici, aiutateli ed incoraggiateli a continuare.

Pedalate in sicurezza,

Team See.Sense

FIAB Firenze Ciclabile

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