martedì 23 maggio 2006

Giorno e notte, il centro storico e la ztl di Firenze sono assaliti dal traffico, dal benzene e dall’inquinamento acustico. Ecco, il quadro della situazione emerso, in questi giorni a Firenze, dal monitoraggio di Legambiente, durante la tappa della Carovana del Clima, la campagna di Legambiente organizzata in collaborazione con Energia e Corepla.

In base ai 6 rilevamenti acustici, effettuati il 19 e il 20 maggio dai volontari di Legambiente, sono stati tutti i valori registrati dal fonometro a superare il limite di 65 decibel diurni e 55 notturni previsti dal DPCM 14/11/97. In particolare, il 19 maggio, durante lo sciopero dei mezzi pubblici, sono stati registrati 75,6 db in viale Lavagnini, vicino alla scuola elementare, 74,1 db in via Martelli in prossimità del liceo Galileo, 73,1 db in piazza del Duomo, nel tratto pedonale fra Duomo e Battistero, e 71,5 db in via Bufalini, vicino all’ospedale di S.M. Nuova. Il monitoraggio notturno, effettuato lo stesso giorno in via Martelli, ha rilevato 72,3 db, dalle 21,30 alle 22,30, e 71,2 db dalle 22,30 alle 23, durante la fascia oraria della ztl notturna.

“Anche se si tratta di un monitoraggio spot – concordano Leonardo Sgatti, Presidente di Legambiente Firenze e Maurizio Da Re, Responsabile Trasporti di Legambiente Toscana - fa riflettere che una strada centralissima e turistica come Via Martelli, in ztl e con la presenza di una scuola, risulti così fortemente rumorosa e che valori fuori legge siano stati rilevati anche in via Bufalini, vicino l’ospedale. Insomma, scuola e ospedale, che dovrebbero rientrare nelle zone particolarmente protette, dove il limite diurno è di 50 decibel, sono sottoposte invece a elevati livelli di rumore. E la situazione – concludono Sgatti e Da Re – non migliora neanche di notte. A Firenze, infatti, sono più di 15 i decibel in eccesso rispetto al limite notturno di 55 db consentito dalla legge e, contro il rumore, a poco serve la ztl notturna, durante la quale, sono stati registrati livelli di rumore molto superiori a quelli consentiti dalla legge”. A confermare gli effetti dell’inquinamento acustico notturno sulla salute dell’uomo, sono numerosi studi realizzati dalla Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università “la Sapienza” di Roma, che evidenziano come il rumore, oltre i 70 decibel, aumenta fortemente la possibilità di riduzione o scomparsa delle fasi di sonno profondo e Rem del sonno. Insomma fiorentini e turisti sognano di meno e fanno fatica ad addormentarsi.

A sottolineare il caos da traffico sono stati i volontari di Legambiente che il 12 maggio, in via Martelli, hanno visto passare, dalle 9,30 alle 10,30, 295 veicoli abusivi sulla corsia preferenziale, di cui 120 motorini, 98 auto e 77 furgoni merci, e 502 veicoli abusivi sulla corsia ‘pedonalizzata’, di cui 219 motorini, 156 auto e 127 merci. Inoltre, sempre in via Martelli, il pomeriggio del 12 maggio, fra le 17,30 e 18,30, sono stati 289 i veicoli abusivi contati lungo la busvia, di cui 214 motorini, e 487 lungo la corsia ‘pedonalizzata’, di cui 274 motorini. In poche parole, per le strade di Firenze, c’è un abisso tra la teoria e la pratica. L’ordinanza 6002 del 2002, infatti, vieta in maniera assoluta il transito ai motorini sulla corsia pedonalizzata di via Martelli e il cartello all’inizio della strada indica chiaramente che dopo le 9,30 i veicoli merci non possono più circolare.

Oltre all’inquinamento acustico, e le infrazioni da traffico a fine aprile è stata monitorata da Legambiente anche la concentrazione di benzene nell’aria, tramite il “radiello”, un campionatore passivo (brevettato dalla Fondazione Maugeri di Padova). In particolare, dal 19 al 23 aprile, durante il monitoraggio ambientale, effettuato 24 ore su 24, sono stati rilevati 4,3 mg/m³ (microgrammi/metro cubo), in via Martelli, mentre il 20 aprile, in 8 ore di monitoraggio, sono stati 14,3 i microgrammi al metro cubo rilevati, nella stessa via, dal radiello indossato da un edicolante. In questo secondo rilevamento, la concentrazione del benzene risulta di 4,3 unità superiore al valore limite di media annuale di 10 mg/m³ consentito per il 2006 dal D.M. 60/2002.

“I 4,4 mg/m³ rilevati durante i 5 giorni di monitoraggio ambientale – spiega Lucia Venturi, responsabile scientifico nazionale di Legambiente - sono da imputare al vento, soffiato soprattutto nei tre giorni finali del monitoraggio, in grado di ridurre la concentrazione del benzene nell’aria. Per quanto riguarda il monitoraggio effettuato il 20 aprile, il valore fuori legge di 14,3 mg/m³ risulta ancora più grave visto che la via in considerazione è compresa nella zona a traffico limitato e, pur avendo una corsia preferenziale e una pedonalizzata, in realtà, come dimostrato dai volontari di Legambiente, è percorsa da motorini, automobili e furgoni non autorizzati. Il benzene – conclude Venturi – è tra gli inquinanti più pericolosi per la salute, al punto che lo IARC, l’agenzia internazionale per la ricerca sul cancro, lo classifica tra le sostanze cancerogene”.

«Tutelare la zona a traffico limitato ed estendere la pedonalizzazione». Questa la richiesta avanzata dai consiglieri Gregorio Malavolti, Daniele Baruzzi (DS) e Luca Pettini (comunisti Italiani).

«Secondo il monitoraggio di Legambiente - hanno ricordato i tre consiglieri, tutti componenti della commissione ambiente - giorno e notte il centro storico e la ztl sono assaliti dal traffico, dal benzene e dall' inquinamento acustico. Questi dati devono essere presi in seria considerazione. Da qui la necessità di attuare misure concrete: ad esempio nuovi telepass per evitare "buchi" nella zona a traffico limitato, monitoraggio e cernita dei permessi di accesso rilasciati. Inoltre, dopo la positiva sperimentazione effettuata in piazza della Signoria, bisogna liberare dalle auto le altre piazze del centro storico, a partire da piazza della Repubblica».

«È poi opportuno - hanno concluso Malavolti, Baruzzi e Pettini - concordare con i negozianti modalità innovative per la consegna delle merci e controllare in maniera più costante le emissioni sonore dei locali notturni».


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