Il bi-autovelox


I più anziani ricorderanno la pubblicità dei primi rasoi da barba con la doppia lama: la prima tagliava il pelo e la seconda ne tagliava un altro pezzetto, per una rasatura più efficace.
In Spagna si sono forse ispirati al rasoio bilama quando hanno cominciato ad installare il doppio autovelox: sappiamo tutti cosa succede con l’autovelox: l’autista sa dov’è, quindi in prossimità dell’apparecchio da un colpo di freno, passa davanti all’apparecchio a 30 km/h per poi accelerare di nuovo poco dopo. E’ la versione automobilistica del proverbio “passata la festa, gabbato lo santo”.
A differenza del nostro Paese, le autorità spagnole sono molto preoccupate per le vittime della strada e la velocità eccessiva dei veicoli: nel 2020 è quindi iniziata una sperimentazione con l’utilizzo di un altro radar, posizionato fino a un chilometro prima o dopo l’autovelox “classico”, che monitora se c’è stata una sensibile riduzione della velocità in prossimità di questo.
A differenza del nostro Paese, in Spagna l’autovelox non è un bancomat, ma uno strumento per ridurre le vittime della strada: sono proprio strani, vero?
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