L’auspicabile e benemerita ciclabile tirrenica a volte solleva problemi che, visti da qui, sembrano incredibili.
Stavolta c’è stata la presa di posizione di un’associazione ambientalista che ha inviato un
comunicato per difendere una parte della macchia mediterranea di Punta Ala dalla ciclabile tirrenica, invitando a farla passare all’esterno. L’associazione la definisce “un’autostrada per biciclette” fortemente impattante. Io non conosco i progetti, ma non credo che una striscia sterrata (o anche asfaltata), che immagino larga al massimo tre metri e percorsa da biciclette possa essere definita “autostrada per biciclette” né fortemente impattante. Con questo, fatte le debite valutazioni (e visto il progetto) non avrei problemi ad accogliere un percorso alternativo, sempre che sia ciclisticamente adeguato, altrimenti sono soldi buttati.
L’ex Assessore di Castiglione della Pescaia ha spiegato poi la scelta: la pista passerà su una via storica già attualmente percorribile.
Perché le ciclabili creano sempre problemi? Stando a quanto dichiarato dall’Assessore Ceccarelli, la parte toscana sarà percorribile dal 2023.