No T.A.B. 68




Passata la festa, gabbato lo santo: l’adagio popolare si potrebbe declinare nel linguaggio politico, inserendo elezioni ed elettore. Non so perché, ma è la prima cosa che mi è venuta in mente quando ho letto che all’Amministrazione sta tornando in mente il pensiero stupendo di portare il biglietto tramviario con uscita all’aeroporto a 4,5 euro, 3 euro in più per qualche centinaio di metri: una volta scoperto il trucchetto, vedo già frotte di turisti attraversare a piedi il viale (tanto è quasi sempre bloccato…), esattamente come succede a Pisa con il Pisa Mover, il cui biglietto adesso costa 5 euro.
Perché pagare di più lo stesso servizio pubblico, per qualche centinaio di metri, quando con un semplice biglietto posso andare da villa Costanza a Careggi? Mi pare un’idea balzana e senza senso…
Per risolvere il problema dell’affollamento dei convogli, Gest propone di aumentare la frequenza delle corse (48 in più), ma l’Assessore alla mobilità teme (a ragione) per gli effetti sul traffico.
Non si può avere botte piena e moglie ubriaca, soprattutto senza aver fatto qualche importante sottopasso che avrebbe dovuto separare i flussi dove il traffico veicolare e il tram si incontrano, come in piazza Batoni o piazza Dalmazia. Oggi paghiamo il successo della tramvia con l’ingolfamento di molte strade, e, soprattutto, con tempi insopportabili per i pedoni che devono attraversare piazze e strade.
Io ripeto che forse qualcuno dovrebbe pensare a convogli più lunghi e più capienti. Proverò a scrivere a qualcuno, chissà che non mi prenda sul serio.
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