A scuola, come?
mercoledì 7 agosto 2019 | di Patrizio Suppa
Un Comune piemontese voleva offrire gratuitamente il servizio scuolabus agli alunni delle scuole del proprio territorio. La Corte dei Conti ha deciso che non è possibile, anzi, i genitori devono pagare il servizio per intero… In linea teorica il ragionamento non fa una piega: perché tutti devono pagare (con le proprie tasse) un servizio usato da pochi? Essendo assolutamente impreparato anche in giurisprudenza, mi verrebbe da dire che tutti pagano le tasse (o, almeno, dovrebbero) per gli ospedali, le scuole, i trasporti anche se li usano poco o nulla. Il servizio degli scuolabus dovrebbe rientrare nei servizi essenziali, almeno i determinati territori: non penso solo ai territori montani, ma anche a quelli delle colline intorno a noi. Ogni bambino sullo scuolabus è un’auto o un motorino in meno in circolazione e in doppia fila davanti alla scuola: non è sufficiente questo come vantaggio collettivo?
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