Ma mi faccia il piacere 26
mercoledì 14 novembre 2018 | di Patrizio Suppa
Non ha suscitato lo scalpore che meritava la balzana proposta di portare il limite di velocità in autostrada a 150 km/h, sia pure in tratte limitate: tre corsie, tutor e asfalto drenante. Secondo l'Asaps tutto si tradurrebbe in maggiori consumi di carburante (a quella velocità sono il 30% in più rispetto ai 130 km/h) e quindi di emissioni inquinanti. Non solo: ovviamente si parla di un aumento degli incidenti con tutto quello che ne consegue: per frenare un'auto a 150 km/h ci vogliono 30 metri in più di una che va a 130. Secondo alcuni studi, un aumento della velocità media di 5 km/h comporterebbe, per un paese come il nostro, 400 morti in più l'anno. Parliamo poi del mondo reale: da Milano Sud a Roma nord ci sono circa 525 km. Di questi potrebbero avere il limite a 150 km/h circa 180 km. Quale sarebbe quindi il vantaggio? Nove (sì, nove) minuti in meno, da perdere appena arrivati in coda sul raccordo anulare. Aumentare i limiti di velocità piace sempre, e crea consenso: qualcuno ricorda il nostro precedente Sindaco che voleva portare i limiti sui viali Europa e Guidoni a 60 km/h?
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